La decisione del sindaco: "Con effetto non retroattivo". Norma valida da oggi, 1 giugno. La misura non interessa immobili affittati con Airbnb, affittacamere, B&b, già attivi
Vietato utilizzare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici in tutta l’area Unesco del centro storico di Firenze. Ad annunciale la disposizione è il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, che ha spiegato come sarà varata una delibera di giunta per introdurre una modifica al Piano operativo comunale. "Da oggi, primo giugno, prevediamo in tutta l'area Unesco della città il divieto ad attivare nuove destinazioni d'uso residenziale per affitti turistici brevi - ha detto il primo cittadino - La misura non interessa immobili affittati con Airbnb, affittacamere, B&b, già attivi".
La proposta
La proposta contenuta nella prima bozza della legge sugli affitti brevi, elaborata dal governo, "la riteniamo del tutto inefficace", ma "siamo disponibili a collaborare per strumenti più efficaci, e rilanciamo la norma Venezia". Secondo il primo cittadino di Firenze, la bozza del governo "non contiene nessuno strumento utile ed efficace ad affrontare il problema della residenzialità nelle città, del caro affitti, e dell'impatto dei flussi turistici sul mercato immobiliare". Per Nardella, "l'unico punto positivo" contenuto nella bozza "è la presenza di un sistema di censimento", ma "mettere il limite minimo di due giorni per l'affitto è inutile, in una città come la nostra la permanenza media dei turisti è di 2,9 notti", e per chi trasgredisce "c'è la nullità del contratto, ma non c'è nessuna sanzione pecuniaria". Inoltre, ha concluso, "non c'è nessuno strumento di pianificazione e regolazione affidato alle amministrazioni locali: i sindaci sono ignorati, a differenza di quanto accade negli altri principali paesi europei come Francia, Spagna, Olanda".
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"Norma ardita"
"Ci rendiamo conto che la nostra è una norma ardita - ha proseguito Nardella -, ma siamo consapevoli di poterla difendere giuridicamente. Se noi non proviamo a fare azioni politicamente dirompenti nessuno si dà una mossa: siamo stanchi di annunci, il problema è diventato strutturale". Il sindaco ha poi aggiunto che "i proprietari di immobili, attualmente destinati ad affitto breve, che vorranno tornare a fare affitti di lungo periodo, avranno da parte della nostra amministrazione un incentivo: l'azzeramento dell'Imu seconda casa per tre anni".
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Il commento della Cisl Firenze-Prato
"Accogliamo il provvedimento annunciato dal sindaco a tutela dell'abitare con grande favore. È un'apertura importante verso i cittadini che scelgono Firenze per abitare e per ritornare a vivere i preziosi spazi della nostra città e del centro storico. È positivo che si vadano a limitare le locazioni selvagge, per evitare che spazi abitativi destinati a civile abitazione finiscano per essere utilizzati solo per per soli fini turistici". Così in una nota il segretario generale della Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi e la responsabile Sicet Firenze-Prato, Maddalena Puliti.