Alluvione Emilia Romagna, Bonaccini a Sky TG24: "Ci sono ancora 20mila sfollati"

Cronaca

Il presidente della Regione ospite a Start ha detto che gli sfollati "erano più di 36mila tre giorni fa, speriamo che nel corso delle prossime settimane si possa tornare a una situazione di maggiore normalità". Poi sulla questione di un suo eventuale ruolo di commissario alla ricostruzione sottolinea: "A me non interessa il destino di Bonaccini a me interessa il destino delle popolazioni colpite. Serve qualcuno che conosca il territorio". E annuncia: "Chiederemo all’Unione europea di attivare i fondi per i danni"

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"Oltre 15mila persone sono riuscite a rientrare nelle loro abitazioni, erano più di 36mila tre giorni fa, speriamo che nel corso delle prossime settimane si possa tornare a una situazione di maggiore normalità". A dirlo è il presidente della Regione Emilia Romagna, ospite a Start su Sky TG24, parlando dell'alluvione degli ultimi giorni (LO SPECIALE SULL'ALLUVIONE). Poi sulla questione di un suo eventuale ruolo di commissario alla ricostruzione sottolinea: "A me non interessa il destino di Bonaccini a me interessa il destino delle popolazioni che sono colpite e che si metta insieme una ricostruzione. Serve qualcuno che conosca il territorio". E parlando delle misure decise ieri dal Consiglio dei ministri aggiunge: "Abbiamo ottenuto praticamente tutto quello che avevamo richiesto".

"Io non mi occupo di polemiche e speculazione politica"

Bonaccini non ha voluto rispondere alle polemiche, nate da alcuni esponenti della Lega fra cui il deputato Jacopo Morrone, sull'opportunità di una sua nomina a commissario. "Lascio Jacopo Morrone alle polemiche e alla speculazione politica - ha detto - Io non mi occupo di queste ma di stare vicine alle popolazioni colpite. Luca Zaia ieri diceva che sono i presidenti di Regione che solitamente si occupano della ricostruzione, dopodiché io sono fino al 31 dicembre commissario straordinario della ricostruzione del sisma. Ricordo le polemiche di allora. Lo scorso anno il presidente Mattarella, in occasione del decennale, ha parlato di ricostruzione esemplare. Dopodiché vorrei capire quali altri esempi ci sono dopo il disastro di 11 anni fa che vedono oggi ricostruito praticamente tutto in una zona di terra così colpita e ferita. Oggi ci sono più imprese di prima, perché facemmo e stiamo facendo un lavoro corale".

"Servono i massimi esperti per ricostruire"

"Siccome dovremo ricostruire reticoli, perché è stato distrutto un intero territorio o parte di esso, abbiamo il dovere di chiamare i massimi esperti per cercare di realizzare ciò che servirà a contenere al massimo ciò che i cambiamenti climatici in futuro potrebbero causare", ha aggiunto Bonaccini. "Abbiamo un'occasione formidabile di fare le cose per bene". "Quando vengono giù boschi interi in collina e in montagna, in zone dove non c'è un centimetro quadrato di asfalto, non contano le vasche di laminazione - ha sottolineato Bonaccini - In 36 ore è venuta giù l'acqua di sei mesi sullo stesso terreno in cui due settimane prima era venuta già in 36 ore acqua di tre o quattro mesi".

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"Chiederemo di attivare il fondo di solidarietà europeo"

"Serve in tutto il Paese un investimento sulla fase di prevenzione", dice Bonaccini, che aggiunge che alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "chiederemo con il governo l'attivazione di quel fondo di solidarietà europeo che interviene in occasione di catastrofi, che chiedemmo nel 2012 dopo il terremoto, quando ricevemmo oltre 600 milioni di euro dall'Unione europea. Credo che ci siano le condizioni per avere alcune centinaio di milioni di euro che saranno un'ulteriore boccata di ossigeno per far fronte a questa situazione".

"Stiamo patendo anche il global warming"

"Noi stiamo patendo non solo gli effetti del climate change, ma anche del global warming - ha proseguito Bonaccini - Noi abbiamo bisogno di progettare, mentre ricostruiamo, qualcosa che abbia a che fare con quello che ha detto il ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, che venendo qui pochi giorni fa ha detto che il problema è che dobbiamo prendere atto che, di fronte agli sconvolgimenti del pianeta, in Italia è domandarsi non se riaccadrà, ma quando riaccadrà". Poi ha anche ricordato la legge regionale "che tenderà al consumo a saldo zero di suolo" e che sono stati "tagliati progetti che prevedevano il consumo di 11mila ettari di suolo e ne taglieremo altri".

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"Va superata prima possibile questa situazione poi passeremo alla ricostruzione"

Parlando delle previsioni delle prossime ore, Bonaccini dice: "Ci auguriamo risultino precipitazioni non pesanti ma deboli, sono attivate le Protezioni civili. Poi tra le tante misure da adottare dopo l'emergenza, il presidente della Regione Emilia Romagna elenca quelle "legate a chi lavora e non riesce ad andare così come alle necessità di imprese e imprenditori che non riescono a lavorare o perché alluvionati o perché si trovano in zone" dove non si riescono a fare arrivare le persone e i materiali. "Va superata prima possibile questa situazione poi passeremo alla fase della ricostruzione, come avvenne 11 anni fa per il terremoto".

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