Salone del Libro, Roccella contestata: 29 denunce. Meloni: "Inaccettabile"

Cronaca
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La ministra per la Famiglia è stata contestata da un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion e 'Non una di meno'. La protesta è avvenuta all'Arena Piemonte, dove doveva presentare il suo libro “Una famiglia radicale”. La premier: "Quanto accaduto è fuori da ogni logica democratica". Schlein: "Accettare il dissenso"

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Un gruppo di contestatrici ha impedito oggi alla ministra della Famiglia e delle Pari opportunità Eugenia Roccella, di presentare il suo libro, da poco edito da Rubbettino, "Una famiglia radicale". La manifestazione di dissenso è stata organizzata dagli attivisti di Extinction Rebellion, femministe di "Non una di Meno", dove la ministra della Famiglia era stata invitata all'Arena Piemonte per presentare il suo lavoro. La ministra è stata contestata al grido di 'sul mio corpo decido io' e 'fuori lo Stato dalle mie mutande', in riferimento al diritto all'aborto.

29 persone denunciate dalla Digos

È di 29 il conto totale dei denunciati, per violenza privata, dalla Digos di Torino per la contestazione alla ministra. Una attivista si è avvicinata al tavolo dei relatori leggendo un comunicato. A nulla è servito l'intervento di Nicola Lagioia, direttore uscente del Salone che ha provato, inutilmente, a placare gli animi.

Protesta Roccella al salone del libro. Torino , Protesta Roccella al salone del libro. Torino - ©Ansa

Il direttore Lagioia: "In democrazia contestazione legittima"

Appena ha iniziato a parlare del suo libro 'Una famiglia radicale' gli attivisti hanno dato il via alle proteste fino a quando Roccella ha chiesto un confronto pubblico, invitando chi protestava a spiegare le proprie ragioni. Una portavoce è quindi salita sul palco per leggere un comunicato. "Lottate contro l'utero in affitto insieme a noi - ha replicato la ministra rivolta ai ragazzi - contro la mercificazione del corpo delle donne, lottate contro un mercato razzista dove i figli delle donne nere costano meno di quelle bianche". Il direttore del Salone del Libro, Nicola Lagioia, ha parlato di contestazione legittima in democrazia e ha invitato le due parti a trovare un modo di dialogare tra loro ma è stato a sua volta contestato dalla deputata di Fratelli d'Italia, Augusta Montaruli, che gli ha urlato, "vergogna, come fai a dire che questa è una manifestazione pacifica?". Lagioia "sta gestendo male la presenza di persone che non la pensano come lui - ha concluso Montaruli - e noi faremo il rullo dei tamburi quando se ne andrà". Dopo ore di stallo a causa delle proteste è saltata la presentazione del libro della ministra a cui sono arrivati molteplici attestati di solidarietà come quello del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano secondo cui "è inaccettabile e gravissimo l'atto di intolleranza avvenuto al Salone del Libro".

 

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Meloni: "Quanto accaduto è fuori da ogni logica democratica"

In serata è intevenuta anche la premier Meloni. "Quanto accaduto oggi al Salone del Libro di Torino è inaccettabile e fuori da ogni logica democratica. Altrettanto inaccettabile è l'operazione dei soliti noti di capovolgere i fatti, distorcendo la realtà e giustificando il tentativo di impedire a un ministro della Repubblica di esprimere le proprie opinioni", ha scritto in una nota. "Come al solito chi pretende di darci lezioni di democrazia non ne conosce le regole basilari".

Schlein: "In democrazia il dissenso va accettato"

Opposta la posizione della segretaria del Pd Schlein: "In una democrazia si deve mettere in conto che ci sia il dissenso, sta nelle cose non riguarda mica solo chi sta al potere. Noi siamo per il confronto duro, acceso ma è surreale il problema che ha questo governo con ogni forma di dissenso", ha detto Schlein parlando a 'In Onda'.  E' surreale, ha aggiunto "che ministri e deputati si siano messi ad attaccare Nicola Lagioia". "Non so - ha concluso - come si chiama la forma di un governo che attacca le opposizioni e gli intellettuali ma quantomeno mi sembra autoritaria"

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