Sullo striscione posto davanti al corteo è stato scritta la frase "Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti", titolo della mobilitazione. Presente anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein: "Siamo al fianco di questa mobilitazione perché condividiamo molte di queste rivendicazioni, di queste battaglie, soprattutto a pochi giorni dall'approvazione di un decreto che è una provocazione"
A Bologna manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil per protestare contro le misure del governo sul lavoro. Il corteo con destinazione piazza Maggiore è partito alle 9:30 da piazza XX Settembre con in testa il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Sullo striscione posto davanti al corteo è stato scritta la frase "Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti", titolo della mobilitazione. Presente in piazza Maggiore anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, che è stata accolta, tra gli altri, dal sindaco Matteo Lepore, con un abbraccio.
La manifestazione
In piazza si sono date appuntamento oltre 30mila persone. Il numero è stato annunciato dagli organizzatori sul palco ed è stato confermato anche dalla Questura di Bologna. Tante le bandiere della Cgil, oltre a quelle della pace. Presente anche una delegazione di 'Mediterranea Saving Humans'. "Stop war" e "Più sanità pubblica e più rispetto per l'ambiente" sono alcuni degli striscioni esposti in piazza Maggiore. Oltre a Landini sul palco si sono alternati i segretari delle altre due sigle confederali, Pierpaolo Bombardieri della Uil e Luigi Sbarra della Cisl. La manifestazione di oggi, la prima delle tre convocate dai sindacati confederali, sarà replicata sabato prossimo a Milano e il 20 maggio a Napoli.
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Landini: "Scioperi non si minacciano, si fanno"
Arrivando al corteo Landini ha definito la manifestazione "l'inizio di una mobilitazione che chiede si rimettere al centro il lavoro. Ci sono tantissime persone, è quello che ci aspettavamo". Per il segretario generale "c'è troppa precarietà, salari troppo bassi. C'è bisogno di mettere al centro i giovani e c'è bisogno di cambiare una impostazione sbaglia a partire da una vera riforma fiscale, di creare lavoro investendo sulla sanità e sui diritti fondamentali, inclusa la conoscenza". In merito alla necessità di uno sciopero generale contro le politiche del governo Landini ha risposto che "non escludiamo nulla, gli scioperi generali non si minacciano ma si fanno quando è il momento di farli". Per il segretario c'è "un governo che pensa che governare voglia dire decidere senza confrontarsi con nessuno e questo è quello che sta avvenendo. Devo ringraziarvi per essere qui, uno a uno, è un piazza stupenda, la prima cosa che possiamo dire è che la propaganda non ci serve, è il momento di dare delle risposte precise ai bisogni delle persone: ci siamo stancati sia della propaganda sia di chi cerca di trasformare Palazzo Chigi in Beautiful". Landini dice "una piazza così non si vedeva da tempo", il Paese va unito, non diviso: "Pensiamo - spiega ancora - che la politica economica e sociale del governo sia proprio sbagliata: si e' vero, la riduzione del cuneo fiscale l'avevamo chiesta da tempo, ma non la vogliamo una tantum per 5 mesi, ma strutturale e per sempre".
Sbarra: "Gli italiani hanno bisogno di risposte immediate"
Fanno eco a Landini anche i rappresentanti degli altri sindacati. "Non ci piace questo metodo che ci fa arrivare a cose fatte, non si illuda il governo, da solo non ce la farà - scandisce il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra - Gli italiani hanno bisogno di risposte immediate che non possono arrivare da una sola voce, con presunzione di autosufficienza, come fa il governo, credendo di avere in tasca le risposte già pronte. Si può far ripartire questo Paese solo insieme". "Basta andare in piazza e chiedere ai giovani cosa pensano del lavoro oggi: vi risponderanno che hanno un lavoro precario, poco pagato e insicuro", così Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ai cronisti a Bologna a margine della manifestazione unitaria di questa mattina. "Chiediamo al governo di intervenire in questo senso, ma mi pare che le scelte che l'esecutivo ha fatto non vadano su questo versante".
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Schlein: "Pd è al fianco della mobilitazione dei sindacati"
"Siamo al fianco di questa mobilitazione su una piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil perché condividiamo molte di queste battaglie, soprattutto a pochi giorni dall'approvazione di un decreto che è una provocazione", ha detto Elly Schlein, al suo arrivo in piazza Maggiore. Secondo la segretaria il governo ha approvato "il primo maggio, giorno di festa e di lotta per lavoratrici e lavoratori, un decreto che prevede il taglio del cuneo fiscale, largamente insufficiente e temporaneo e non strutturale, nascondendo lì dentro norme che aumentano al precarietà perché dicono che i contratti a termine e le causali possono essere stabilite nel confronto tra le parti, come se avessero lo stesso potere quando si siedono al tavolo. Le parti non hanno lo stesso potere. Fare questa scelta significa rendere le lavoratrici e i lavoratori ricattabili. Su questi temi, anche con le altre opposizioni, possiamo lavorare insieme, il Pd c’è e ci sarà per continuare a farlo", spiega. E i rapporti con Conte, leader del M5S? "C'è un dialogo, assolutamente- assicura Schlein - non solo sul tema del lavoro di qualità ma anche sul salario minimo, su cui le opposizioni tutte hanno avanzato delle proposte".