Tra le richieste avanzate dei sindacati ci sono il "significativo rinnovo economico del Ccnl Scuola", "una vera stabilizzazione del precariato" e "la riduzione del numero di alunni per classe con la copertura di tutti i vuoti in organico del personale Docente e Ata"
Cobas, Unicobas e Cobas Sardegna hanno proclamato per oggi, 5 maggio, uno sciopero nazionale della scuola. È prevista anche una manifestazione in piazza Castello a Sassari. Per quanto riguarda Cobas Scuola Sardegna, la protesta interessa tutto il personale docente, Ata, educativo e dirigente a tempo determinato e indeterminato del comparto scuola in forza sia alle sedi nazionali che a quelle estere. Per quanto concerne invece Cobas Scuola la mobilitazione riguarda il personale docente, educativo ed Ata della scuola primaria mentre per Unicobas Scuola e Università tutto il personale docente ed Ata a tempo determinato e indeterminato delle scuole in forza sia nelle sedi nazionali che in quelle estere.
I motivi della protesta
Tra le richieste avanzate dei sindacati ci sono il "significativo rinnovo economico del Ccnl Scuola", "una vera stabilizzazione del precariato" e "la riduzione del numero di alunni per classe con la copertura di tutti i vuoti in organico del personale Docente e Ata". Inoltre le organizzazioni che hanno proclamato lo sciopero chiedono "un vero piano di investimenti di edilizia scolastica", "lo sviluppo della lingua, della cultura e della Storia della Sardegna", "una vera democrazia sindacale" e si dichiarano "contro gli accordi che limitano il diritto di sciopero". Tra le rivendicazioni ci sono anche i no alla "proposta di 'tutoraggio' degli insegnanti e la riforma in tema di reclutamento e formazione degli insegnanti" e al "lavoro gratuito degli studenti nei Pcto e negli stage e per l’abolizione della loro obbligatorietà.