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"L'orsa JJ4 non deve essere uccisa", il Tar di Trento sospende ancora l'abbattimento

Cronaca

Il tribunale amministrativo regionale ha sospeso anche il nuovo decreto del presidente della provincia Fugatti, accogliendo il ricorso di varie associazioni animaliste

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Il Tar di Trento, in sede monocratica, ha sospeso l'efficacia del nuovo decreto con cui il presidente della Provincia Maurizio Fugatti disponeva l'abbattimento dell'orsa Jj4, considerata responsabile della morte del runner Andrea Papi e attualmente detenuta nel centro faunistico del Casteller. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni Enpa, Leidaa e Oipa e, fino alla data della prossima udienza collegiale, la Provincia non potrà dunque procedere all'abbattimento. Lo comunicano le associazioni animaliste. 

La nuova ordinanza dopo la prima bocciatura

La nuova ordinanza di abbattimento di Jj4 era "un atto dovuto, in seguito al decreto del Tar che ha chiesto alla Provincia di Trento di rinnovare il proprio provvedimento con il parere scritto dei Ispra” aveva spiegato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. "Sostanzialmente nulla cambia: la nostra posizione è che si debba andare verso l'abbattimento dell'esemplare, proprio in base a quanto rileva Ispra sulla sua pericolosità. Anche la questione del trasferimento non si pone proprio per la pericolosità rilevata da Ispra", ha specificato Fugatti. Ma il Tar ha fermato anche la nuova ordinanza. 

 

Gli animalisti contro il decreto di Fugatti

"Il decreto di Fugatti - osservano le associazioni in una nota - è solo assurdo nel contenuto e non adeguatamente motivato, ma rappresenta anche una vera e propria sfida al ministero dell'Ambiente, contrario alla soppressione di Jj4, che ha istituito un 'tavolo tecnico' per l'elaborazione di una nuova strategia sulla gestione degli orsi e mostra di aver ben presente il principio di tutela dell'ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sancito dal nuovo articolo 9 della Costituzione. Fugatti invece procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietà, come se l'art.9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari all'abbattimento".  Accolto anche il ricorso di Leal, che evidenzia "come il decreto n.10 emesso in data 27 aprile dal presidente Fugatti, con il quale viene autorizzata la soppressione dell'orso Jj4, si profila frutto di un'errata interpretazione della relazione dell'Ispra, che non ha affatto espresso parere negativo in ordine alle strutture ove ricollocare l'orsa, ma ha solo dichiarato di non avere competenza in merito, laddove la stessa spetta ai Cites". 

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