Interviene per difendere la figlia, 46enne ucciso nel novarese. Fermato un 65enne

Cronaca

L'omicidio è avvenuto a Oleggio. Il padre della giovane sarebbe intervenuto per difendere la figlia in un momento di tensione con l'aggressore, una circostanza che tuttavia non è stata ancora confermata dai Carabinieri. Le indagini degli uomini dell'Arma ruoterebbero al momento intorno a questioni di droga

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Ci sarebbe la droga al centro dell'indagine dei carabinieri per l'omicidio maturato oggi pomeriggio a Oleggio, nel novarese, dove un uomo di 46 anni di Castelletto sopra Ticino, altro paese della zona, è stato ucciso da un residente del luogo. L'uomo fermato per l'aggressione mortale ha 65 anni. Avrebbe accoltellato la vittima, intervenuta per difendere la figlia in un momento di tensione, secondo quanto riferito in una testimonianza. Circostanze ancora tutte da chiarire e non confermate dagli uomini dell'Arma.

La vittima era intervenuta per proteggere la figlia

Nell'appartamento del presunto omicida, in un quartiere di edilizia popolare di Oleggio, in via Cantoni, è stata trovata della cocaina, circa 80 grammi. Le indagini devono ancora chiarire molti aspetti della vicenda, ma da una prima ricostruzione a casa del 65enne si sarebbero presentati, oggi, prima la figlia della vittima, giovanissima ma maggiorenne, e poi il padre. Quest'ultimo avrebbe raggiunto la ragazza proprio per tutelarla, ma il motivo della presenza della donna a Oleggio resta ancora da appurare.  Sulla soglia dell'appartamento si sarebbe acceso un violento diverbio tra i due uomini ed è possibile che il 65enne abbia rivolto delle molestie o delle offese alla giovanissima figlia della vittima, secondo quanto risulta da una testimonianza. Una circostanza questa che deve essere ancora confermata dai carabinieri. Il padre, intervenuto per difendere la ragazza, è stato colpito a un fianco con un coltello o con un'altra arma che non è stata ritrovata dai carabinieri. Ha fatto qualche metro e poi si è accasciato al suolo. Soccorso dal 118, è stato portato all'ospedale Maggiore di Novara dove è morto poco dopo l'arrivo. Nel frattempo, i carabinieri hanno fermato il 65enne, accusato ora di omicidio. Nel suo passato ci sarebbero precedenti di polizia e per vicende legate alla droga. L'uomo non avrebbe confessato il delitto. Vanno avanti gli interrogatori e i vari riscontri dei carabinieri di Oleggio e del comando provinciale di Novara.

Lo strisicone che chiede giustizia per Willy Monteiro Duarte fuori il tribunale, Frosinone, 10 giugno 2021.
ANSA/ ANTONIO NARDELLI

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