La struttura di Brindisi ha ribadito la contrarietà all'abbattimento del plantigrade, offrendosi di ospitarlo. Lettera del sindaco pugliese a Fugatti, ma il trasferimento dal Trentino resta un'ipotesi complicata
Si apre un nuovo scenario sul possibile futuro di Jj4, l'esemplare di orsa catturata dopo aver provocato la morte del runner Andrea Papi nei boschi sopra Caldes lo scorso 5 aprile. Lo zoosafari di Fasano, in provincia di Brindisi, si è, infatti, detto contrario all'abbattimento dell'animale e pronto ad accoglierlo nella propria struttura. Lo zoosafari', "non condividendo l'opzione dell'abbattimento" prevista da un'ordinanza firmata dal governatore trentino Maurizio Fugatti, ha dato la propria disponibilità, "qualora necessario, ad accogliere l'orsa, eventualmente realizzando un'apposita struttura ex novo, sentite le autorià competenti".
La lettera del sindaco di Fasano a Fugatti
"Condivido con orgoglio la proposta dello zoosafari e sono disponibile a ogni forma di collaborazione tra gli enti interessati", ha scritto in lettera inviata a Fugatti il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria. "Siamo affranti per la tragica tragica e prematura scomparsa del giovane Andrea Papi che ha provocato unanime e sincero sgomento", ha spiegato il sindaco, che ha invitato le istituzioni della Provincia di Trento a valutare la proposta.
Le difficoltà burocratiche legate allo spostamento
Il problema, è stato spiegato dal primo cittadino potrebbe essere "soprattutto burocratico perché spostare un'orsa dal Trentino alla Puglia prevede una serie di adempimenti complessi". "L'accoglienza" - ha aggiunto Zaccaria - "sarebbe assistita da ogni tutela e salvaguardia che il caso richiede, tanto per l'esemplare, quanto per gli altri animali ospitati e per la destinazione che la struttura possiede". Il sindaco ha sottolineato che lo zoo è struttura, "seconda in Europa per dimensioni, che si è contraddistinta fin dalla fondazione per la piena attuazione di un modello di gestione dei suoi ospiti che ne garantisce in primo luogo il rispetto della dignità in un ambiente che riproduce fedelmente le caratteristiche delle diverse specie ospitate".