L’Aquila, 14 anni fa il sisma. Meloni: “Per ricostruzione semplificazioni come per Pnrr”

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Alle 3:32 del 6 aprile 2009 una scossa di magnitudo 6.3 distrusse la città e le zone circostanti. Morirono 309 persone. Ci furono oltre 1.500 feriti e 100mila sfollati. La premier: "La città la trovo molto orgogliosa, resiliente una città che offre l'esempio prima di lamentarsi"

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Alle 3:32 del 6 aprile 2009 una scossa di terremoto di magnitudo 6.3 distrusse L'Aquila e 56 altri borghi. Morirono 309 persone. Ci furono oltre 1.500 feriti e 100mila sfollati, con danni incalcolabili. Sono passati 14 anni da quel giorno, e oggi la premier Giorgia Meloni è arrivata in città per partecipare alla messa  nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, nota come Anime Sante, il cui campanile - da tempo ricostruito - crollò in parte: "L'Aquila ha avuto la forza di rialzarsi", ha detto la presidente del Consiglio all'arrivo in città. "C'è un tema di semplificazione, la ricostruzione pubblica avrà gli stessi iter semplificativi che avrà ad esempio il Pnrr, quindi c'è ancora un lavoro da fare e siamo impegnati in quello", ha poi annunciato Meloni. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, anch'egli a L'Aquila, ha detto che "la presenza vale più delle parole"

Meloni: “L’Aquila orgogliosa e resiliente”

All’arrivo a L'Aquila, la premier Giorgia Meloni ha detto: “La città la trovo molto orgogliosa, resiliente una città che offre l'esempio prima di lamentarsi, poi c'è anche da lamentarsi e spesso della politica. Questa è una città da cui c'è molto da imparare”, ha aggiunto la presidente del Consiglio in visita per l'anniversario del terremoto. "Era doveroso esserci, è una terra a cui sono molto legata, anche politicamente perché sono una parlamentare di questo collegio. Negli anni abbiamo fatto un grande lavoro con il sindaco e il presidente della Regione per garantire quello che mancava e si poteva fare in più per la ricostruzione di questo territorio", ha aggiunto.

Meloni: “Dal governo segnali importanti all'Aquila”

"È un territorio che è stato pesantemente colpito, che ha avuto la capacità e la forza di rialzarsi e di fare del suo meglio per risorgere. Oggi continuiamo a fare quel lavoro, dei segnali sono stati dati e sono molto importanti: qualche giorno fa il Cipess ha sbloccato 50 milioni per la ricostruzione per le scuole e l'edilizia scolastica, noi abbiamo messo in legge di bilancio 70 milioni, senza emendamenti dell'ultimo minuto, di risulta, lo abbiamo fatto come scelta strategica, per garantire la tenuta dei bilanci del territorio e perché c'è bisogno di fare di più sulla ricostruzione pubblica”, ha detto la premier Giorgia Meloni all'Aquila prima della messa in ricordo delle vittime del sisma.

La Russa a L'Aquila: “Presenza vale più delle parole”

"La presenza vale più delle parole". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prima di lasciare L'Aquila, dove ha partecipato alla presentazione di una stele in memoria delle vittime del sisma. Prima di andare via, La Russa si è fermato brevemente alla chiesa di Santa Maria del Suffragio in piazza Duomo, dove era in corso la messa per le vittime del sisma, per salutare le autorità e la premier Giorgia Meloni. Il presidente del Senato ha anche voluto esprimere i propri complimenti al sindaco della città, Pierluigi Biondi.

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Le iniziative

Dopo la lettura dei nomi delle 309 vittime, alle 19.30, sempre alle Anime Sante, "Tempo di musica e preghiera per le vittime del 6 aprile 2009", cantata con alcuni brani di Johann Sebastian Bach, eseguita dall'orchestra, dall'organo, dai solisti e dal coro del conservatorio Alfredo Casella dell'Aquila. Poi dalle 21.30 la fiaccolata promossa - come sempre - dal Comitato familiari delle vittime, in collaborazione con il Comune. Il percorso si snoda lungo via XX Settembre, con una breve sosta di fronte la Casa dello studente e si è conclusa al Parco della Memoria. Lì, la ricercatrice turca Cansu Sonmez, dottoranda al Gssi, accende il braciere della memoria. 

I 309 intocchi di campana

Inoltre, i 309 rintocchi della campana delle Anime Sante, in piazza Duomo, uno per ogni vittima del sisma, risuoneranno nell'ora in cui si scatenò la scossa 14 anni fa, cioè alle 3.32. Un fascio di luce illuminerà la notte aquilana da piazza Duomo.

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