Terremoto in Molise, altre scosse nella notte. Scuole chiuse in molti Comuni

Cronaca
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Sciame sismico di bassa entità, dopo la scossa di magnitudo 4.6 che non ha, tuttavia, causato danni significativi. Notte in strada per centinaia di persone e tanto spavento. Oggi scuole chiuse in moltissimi Comuni

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Prosegue lo sciame sismico in Molise, dopo la scossa di magnitudo 4.6 che ha provocato tanto spavento, ma nessun danno, nella tarda serata di martedì. Altre 10 scosse di assestamento sono state avvertite dai sismografi nel corso della notte. Fortunatamente, sono state tutte di lieve entità e solo tre hanno superato la magnitudo 2: all'1.33 (2),alle 6-43 (2.6) e alle 6.54 (2.4).

Verifiche in corso per tutta la notte

Nella notte sono proseguite le verifiche nella zona dell'epicentro per verificare eventuali danni, riscontrati al momento solo qualche crepa e qualche calcinaccio caduto. Sempre nella notte, decine di interventi dei Vigili del fuoco si sono resi necessari soprattutto per persone rimaste fuori casa dopo essere scappate al momento della scossa.

Abitanti in fuga dai centri abitati

Hanno trascorso la notte in auto centinaia di persone a Campobasso e negli altri paesi dell'hinterland, quelli più vicini all'epicentro della scossa. "Abbiamo avuto paura" - raccontano alcuni di loro - "e abbiamo preferito stare in macchina". Molti si sono allontanati dai centri abitati e si sono fermati nei parcheggi in zone periferiche. 

Scuole chiuse in moltissimi Comuni

Oggi scuole chiuse in moltissimi Comuni. Almeno una trentina i sindaci che hanno comunicato la sospensione delle lezioni, soprattutto nella zona di Campobasso, ma non mancano anche centri del basso Molise e della provincia di Isernia. I tecnici stanno provvedendo alle verifiche negli edifici scolastici.

Meccanismo del sisma simile a quello del 2002

Il meccanismo alla base di questo terremoto è simile a quello che ha generato il sisma di magnitudo di 6.0 del 2002, vicino al comune di San Giuliano di Puglia. Lo ha spiegato all'Ansa Claudio Chiarabba, direttore del Dipartimento terremoti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). "Il terremoto ha avuto origine nella zona di passaggio tra la catena appenninica e la zona adriatica, a una profondità di 23 chilometri. È proprio questa maggiore profondità", ha detto Chiarabba, "che ha permesso alla scossa di propagarsi in un'area abbastanza vasta". Il sisma è stato, infatti, avvertito anche in Puglia, Campania, Abruzzo e Lazio.

Inaugurazione della mostra Terremoti d Italia a Rende ( Cosenza )  presso il Museo del Presente, sismografo (RENDE - 2015-02-21, FRANCESCO MOLLO) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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