Il cadavere è stato individuato stamattina con un sorvolo in elicottero e recuperato. La salma è stata portata a Courmayeur per le operazioni di riconoscimento. Le operazioni di ricerca ieri erano state sospese dopo il ritrovamento della prima vittima a causa delle condizioni della zona che non permettevano di operare in sicurezza
Trovato il corpo della seconda vittima della valanga che ha interessato il canale degli Spagnoli, in Valle D’Aosta. Il cadavere della ragazza svedese di 25 anni è stato individuato stamattina con un sorvolo in elicottero e recuperato. La salma è stata portata a Courmayeur per le operazioni di riconoscimento che sono affidate al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves.
Le ricerche
A dare l’allarme, intorno alle 13 di ieri, sono stati gli altri due componenti del gruppo di sciatori, rimasti illesi. Inizialmente, le operazioni di ricerca, coordinate dal Soccorso alpino valdostano, sono state ostacolate dal maltempo che imperversava in quella zona e le squadre di soccorso sono partite via terra. Poi una schiarita ha consentito all'elicottero di alzarsi in volo e recuperare la prima salma. Questa mattina le operazioni di ricerca sono riprese ed è stato ritrovato il corpo anche della seconda freerider. Il 4 febbraio 2019, sempre lungo il canale degli Spagnoli, una slavina ha ucciso quattro scialpinisti.
La valanga
Le due vittime facevano parte di una comitiva di quattro freerider, provenienti dalla Svezia, impegnati nel canale degli Spagnoli, in fondo alla vallata: si tratta di un couloir di circa 1.000 metri, a tratti molto ripido. Le due, entrambe di 25 anni, sono state prese in pieno dalla massa di neve piombata a valle. Una è stata trovata subito. I due uomini, fidanzati delle ragazze, hanno provato a rianimarla ma ogni tentativo è risultato vano ed è morta probabilmente a causa di un politrauma. L'altra invece è stata trascinata a valle per almeno 400 metri ed è stata sepolta dalla neve. Le due coppie di fidanzati, attrezzate di Arva (dispositivo per la ricerca di persone sotto la valanga), si erano portate in quota con la seggiovia per poi concedersi la sciata fuoripista lungo il canalone stretto di un chilometro che conduce a valle. Il peso di quattro persone, unito al rischio 'marcato' di grado 3 su una scala che va da 1 a 5 e alla pioggia, ha portato a circa 2.000 metri di altitudine al distacco della massa nevosa, con un fronte di circa 300 metri, che ha travolto le due sportive.