Decine di edifici inagibili in alta Umbria dopo il terremoto

Cronaca
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Sono ancora 200 le persone che hanno trascorso la notte fuori dalle proprie case. Tra le zone più colpite la frazione di Pierantonio, a Umbertide, dove quasi l'80% delle abitazioni presenta inagibilità. Risultano invece essere 13 le persone ferite, non per le scosse ma per fughe troppo precipitose nella situazione di panico

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Secondo le informazioni fornite dai vigili del fuoco, sono decine gli edifici ancora inagibili in alta Umbria a seguito dei controlli svolti dopo le scosse di terremoto che hanno colpito la regione, con epicentro nella zona di Umbertide.

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La situazione ad oggi

Tra le zone più colpite la frazione di Pierantonio, dove quasi l'80% delle abitazioni presenta inagibilità di vario genere, e anche la chiesa è stata chiusa, con i vigili del fuoco che già da venerdì hanno attuato diversi sgomberi nel centro del paese. Intanto, nella tarda serata di ieri, erano 116 le persone ospitate nelle palestre di Pierantonio e Umbertide per trascorrere la notte, alle quali la protezione civile ha anche servito la cena. Fermi a 80 i cittadini che si sono rivolti alle strutture della protezione civile nella zona di Sant'Orfeto, mentre questa mattina sono ripresi i sopralluoghi nelle case private della zona per stabilirne l'agibilità.

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I feriti

Sono 13 le persone ferite in seguito alle scosse di terremoto registrate nella zona di Umbertide giovedì scorso. Tutti a causa di fughe troppo precipitose per la paura delle scosse. Nessuno quindi è rimasto ferito per eventuali crolli legati al sisma. Di questi, 6 sono stati dimessi e 3sono ricoverati con fratture. Altri 4sono invece stati sistemati nelle Rsa: tra questi un disabile grave la cui casa è stata resa inagibile dalle forti scosse.  

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