L'uomo, un 30enne di nazionalità turca, è stato identificato grazie alle dichiarazioni dei superstiti e individuato tra le vittime del naufragio grazie al riconoscimento degli stessi naufraghi
È morto uno dei presunti scafisti del caicco carico di circa 180 migranti naufragato a un centinaio di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro. Lo hanno accertato gli investigatori della polizia e i militari della Sezione operativa Navale di Crotone della Guardia di finanza. L'uomo, un 30enne di nazionalità turca, è stato identificato grazie alle dichiarazioni dei superstiti e individuato tra le vittime del naufragio grazie al riconoscimento degli stessi naufraghi. (IN CHE CONDIZIONE SONO I SOPRAVVISSUTI)
L'arresto del quarto scafista
Intanto, sono state avviate le procedure per l'estradizione di Gun Ufuk, il turco di 28 anni, arrestato nella tarda serata di ieri al confine con l'Austria con l'accusa di essere uno degli scafisti dell'imbarcazione naufragata il 26 febbraio. L'uomo è stato fermato dalla polizia di frontiera e i carabinieri che indagano sul naufragio. Subito dopo il naufragio erano finiti in carcere tre uomini, tra cui un minorenne, ritenuti gli altri tre scafisti. Gun Ufuk, che si è reso irreperibile subito dopo il naufragio. Secondo il racconto di alcuni dei superstiti, Gun Ufuk, era colui che "faceva anche il meccanico quando la barca ha avuto problemi con il motore". Secondo i testimoni "i componenti turchi dell'equipaggio hanno subito preso degli oggetti neri simili a dei tubi che hanno gettato in acqua e si sono tuffati aggrappandosi ad essi per poi scappare".
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