Cospito, la difesa chiede i domiciliari per motivi di salute: udienza il 24 marzo

Cronaca

L'istanza è stata presentata al Tribunale di Sorveglianza di Milano: si chiede di spostare il detenuto dal carcere a casa della sorella. In mattinata, l'avvocato Flavio Rossi Albertini ha spiegato a Sky TG24 che il detenuto "non ha alcuna vocazione suicida. Questa è una battaglia per la vita, per affermare il suo diritto alla vita"

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Alfredo Cospito ha depositato una richiesta di differimento pena, per motivi di salute, nella forma della detenzione domiciliare a casa della sorella. L’istanza è stata presentata ieri, 6 marzo, dal suo legale, Flavio Rossi Albertini, al Tribunale di Sorveglianza di Milano. L'udienza per esaminare l'istanza è stata fissata per il 24 marzo. La difesa di Cospito chiede quindi di revocare di fatto anche il 41 bis, contro cui l’anarchico sta portando avanti uno sciopero della fame dallo scorso 20 ottobre. In mattinata, Albertini ha spiegato a Sky TG24 che "nel colloquio di ieri mattina il mio assistito sembrava certamente molto provato, determinato a proseguire la sua forma di protesta, ma non in una condizione tale da far ritenere imminente una sua nuova collocazione in ospedale: decisione giunta in serata". Ieri, Cospito è infatti stato trasferito di nuovo in ospedale su indicazione dei medici: dal carcere di Opera di Milano, dove è detenuto, è stato spostato nel reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo, sempre nel capoluogo lombardo. Dalle ultime relazioni mediche di queste ore, stando a quanto si apprende da fonti giudiziarie ed ospedaliere, si apprende che le condizioni di salute di Cospito sono "stabili".

La richiesta di differimento pena per motivi di salute

I giudici milanesi dovranno quindi discutere su una questione particolarmente delicata, su cui più volte si è espressa anche la giurisprudenza, spesso negando il differimento pena in questi casi nei quali lo stato critico di salute viene 'autoindotto' dallo stesso detenuto. È probabile che sarà necessario procedere anche con esami sulla condizione psichica dell'anarchico: se fosse rilevata, in ipotesi, una patologia mentale si potrebbe a quel punto superare la questione della 'autoinduzione'. Per il 24 marzo, secondo quanto si apprende, è fissata anche un'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Sassari, dove era detenuto Cospito fino a fine gennaio scorso. Un collegio dovrà esprimersi su un ricorso della difesa contro la bocciatura della richiesta di differimento pena, già decisa da un giudice di Sassari. 

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"È una battaglia per affermare il diritto alla vita"

"Cospito non ha alcuna vocazione suicida", ha spiegato Rossi Albertini. "Questa - ha aggiunto - è una battaglia per la vita, per affermare il suo diritto alla vita. È lucido, ma certamente molto provato dopo 5 mesi di sciopero della fame, siamo al 138esimo giorno: un triste primato e ha sorpreso anche i sanitari". Il legale ha affermato di aver saputo del trasferimento del suo assistito al nosocomio dai giornalisti e non dalle autorità competenti: "La Pec dell'istituto di Opera è arrivata alla difesa solamente alle 20 di ieri sera, dopo che decine di giornalisti avevano cercato di comunicare con me per avere notizie". "Credo che sia stato il valore del potassio ad aver allarmato i medici - ha detto l'avvocato - considerando che il mio assistito rifiuta gli integratori salvavita da quando ha appreso della notizia del rigetto della Cassazione".

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