Donne e mafia, da Rosalia Messina Denaro a Cristina Pinto: le storie

Cronaca
Massimiliano Giannantoni

Massimiliano Giannantoni

Negli ultimi 30 anni della storia della criminalità organizzata italiana le donne appartenenti a Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra si sono trasformate in boss spietati, a volte più sanguinarie dei loro uomini

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L’arresto di Rosalia Messina Denaro mette ancora una volta in primo piano la presenza e il ruolo delle donne nel mondo della criminalità organizzata. Ma Cosa Nostra, ‘Ndragheta e Camorra affidano “storicamente” compiti diversi alle figure femminili. Le donne di Cosa Nostra per esempio, non sono protagoniste della violenza in prima persona, non uccidono, ma hanno una grande rilevanza nella gestione degli affari della famiglia.

Due esempi recenti ci possono venire utili: Ninetta Bagarella, vedova di Totò Riina e Mariangela Di Trapani, moglie del Boss Salvino Madonia. E’ accertato che in assenza dei loro mariti hanno assunto un ruolo apicale nei loro clan. La Di Trapani ne è diventata addirittura la reggente pur non essendone mai stata ufficialmente affiliata. Ma anche in questi due casi si tratta di ruoli decisionali. Nessuna delle due è stata mai accusata di aver ucciso qualcuno o di aver partecipato a omicidi o attentati. Sullo stesso piano si possono mettere le donne di ‘Ndrangheta. Tra tutti spicca la figura di Aurora Spanò, che divenne la donna capo del potente casato dei Bellocco di Rosarno ma che non è mai scesa sul campo per commettere azioni criminali.

E’ invece diversa, per non dire spietata, l’evoluzione criminale al femminile nel mondo della Camorra. Pupetta Maresca e Rosetta Cutolo sono state le apri pista a personaggi del calibro di Cristina Pinto, detta Nikita, la donna killer del rione di Traiano e a Teresa De Luca Bossa, la prima donna camorrista finita in carcere al 41 bis.

Insomma, gli ultimi 30 anni della storia criminale italiana ci hanno insegnato che le donne di Mafia, erroneamente considerate da sempre  vestali di tradizioni familiari da tramandare, si sono trasformate - nel tempo - in boss spietati e a volte più sanguinarie dei loro uomini. 

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