Le prime a scendere dalla nave dell'Ong spagnola SM sono state due mamme con i piccoli di 7 mesi e due anni. Tutto il gruppo resterà nei centri di accoglienza del territorio abruzzese
Ha attraccato intorno a mezzanotte e mezza al Porto di Ortona la Aita Mari, la nave della Ong spagnola SM. Sull'imbarcazione è salito il personale della Usmaf (Unità Sanitaria Marittima di Frontiera) per un primo screening sulle condizioni di salute dei 38 migranti salvati al largo di Lampedusa. (LO SPECIALE MIGRANTI)
Lo sbarco dalla Aita Mari
Le prime a scendere dalla Aita Mari sono state due mamme con i piccoli di 7 mesi e due anni. Dopo le procedure di identificazione e un breve pasto caldo le persone sbarcate sono salite a bordo dei mezzi provenienti dai vari centri di accoglienza straordinaria abruzzesi dove sono stati assegnati. A quanto si è appreso quasi tutti i migranti provengono dalla Nuova Guinea, alcuni dal Senegal. Tutto il gruppo resterà nel territorio abruzzese, come hanno di nuovo confermato fonti della prefettura di Chieti. Il sindaco di Ortona, Leo Castiglione, ha sottolineato il "massimo impegno della Protezione Civile per accogliere i migranti che speriamo stiano tutti in buona salute e possano giungere senza problemi nelle destinazioni al loro assegnate".