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Cospito, cameraman ferito da fumogeno durante manifestazione degli anarchici a Milano

Cronaca
©Ansa

Un operatore è stato colpito al volto da un fumogeno durante il corteo svoltosi nel capoluogo lombardo, il solo finora a registrare un simile evento visto che a Bologna la protesta si è conclusa senza incidenti. Grande preoccupazione per l’evento di domani a Roma, a cui seguirà quello di L’Aquila, dove è presente un penitenziario con 170 detenuti al 41bis

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Un cameraman è stato ferito durante la manifestazione degli anarchici a Milano a difesa di Alfredo Cospito, in sciopero della fame da più di 100 giorni. Il dipendente del service di Mediaset è stato colpito al volto da un fumogeno, partito dal corteo. L'operatore ha riportato una lieve ferita alla testa con fuoruscita di sangue, prontamente medicata in farmacia. 

La manifestazione di Milano

La protesta nel capoluogo lombardo si è svolta in piazza Duca d'Aosta: alla protesta, a cui hanno partecipato un centinaio di persone, c'erano sia sigle anarchiche che semplici cittadini, privi di riferimenti politici. Durante la manifestazione è stato esposto uno striscione nero con la scritta bianca "Contro il 41bis - Per un mondo senza galere. Libertà per tutte e tutti". Nella giornata di domani ci sarà un nuovo presidio all'esterno del carcere di Opera, dove è ospitato proprio Cospito, che ha deciso ora di rendere il suo sciopero ancora più "radicale" non assumendo più gli integratori. 

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La protesta a Bologna

A Bologna, invece, la protesta è andata in scena nei pressi del carcere minorile in via del Pratello. Dopo aver organizzato un presidio davanti alla sede del Dipartimento amministrazione penitenziaria in viale Vicini, gli anarchici si sono spostati nei pressi del penitenziario, dove hanno ripetuto la 'battitura' di pentole e mestoli, una forma di protesta comune nelle carceri. "Da una cella di 41 bis un anarchico fa tremare uno Stato, Alfredo Cospito, insieme ad altri 749 detenuti, è sepolto nelle segrete del regime di 41bis. Lui è il primo anarchico in 41 bis, e sappiamo che è lì non per i reati a lui contestati, ma per la pericolosità delle sue idee e dei suoi legami con anarchiche e anarchici che continuano a lottare fuori dal carcere”, viene riportato su un volantino distribuito da chi protesta. “La lotta di Alfredo ha scatenato quindi, anche nei più 'sinceri democratici' una presa di coscienza di questa realtà, agitando gli animi di certi politici che hanno valutato che non fosse possibile che lo Stato passasse alla storia, nel 2023, come vendicatore", concludono gli anarchici. Lungo il percorso i manifestanti hanno anche imbrattato i muri: in via del Pratello uno slogan recita: “'No 41 bis. Come l'Egitto l'Iran anche l'Italia tortura e condanna a morte”. La manifestazione, che non ha registrato incidenti, si è conclusa con i fuochi d'artificio.

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Gli eventi di Roma e L’Aquila

Dopo Milano e Bologna, domani sarà la volta di Roma, dove gli anarchici manifesteranno nel pomeriggio. A preoccupare sono soprattutto gli obiettivi considerati sensibili nella capitale, in particolare nelle zone in cui dovrebbe svolgersi il corteo, tra piazza Vittorio, il Pigneto e piazza San Giovanni: nelle aree in cui transiterà verranno rimossi tutti i bidoni dell’immondizia. Una manifestazione di protesta sarà organizzata, sempre domani, anche all’Aquila, dove si trova il penitenziario che ospita ben 170 detenuti in regime di carcere duro, tra cui anche 12 donne (l’unico in Italia ad avere una sezione femminile per il 41bis). Tra gli ospiti più celebri del carcere ci sono Matteo Messina Denaro e l’ex brigatista Nadia Desdemona Lioce. Ad organizzarlo è stato un gruppo di cittadini che protesterà in piazza Regina Margherita, nel centro storico della città.

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