Lecce, flirta per anni con “fidanzato” online: scopre che è una donna e la fa condannare

Cronaca

Una 53enne pugliese, residente in Piemonte, è stata condannata a 6 mesi di reclusione dal Tribunale di Asti per sostituzione di persona finalizzata al soddisfacimento sessuale

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Si era innamorata di Valentino, professione commissario di polizia, dopo averlo conosciuto su Facebook. Per due anni, dal 2014 al 2016, intreccia una relazione a distanza: lui a Torino, lei nel basso Salento. Del “fidanzato” vede una sola fotografia che gli restituisce l’immagine di un 30enne di bell’aspetto. Lo sente tutti i giorni al telefono. Gli crede quando, dall’altro capo della cornetta, l’amato giustifica un timbro di voce lievemente femminile con una operazione subita tempo prima per rimuovere un tumore alla gola. Nessun dubbio fino a quando, sempre su Facebook, vede uno scatto del “suo” Valentino con un tag che rimanda a un certo Emanuele. Un uomo sposato con un altro lavoro. La donna cerca allora aiuto da una cartomante e scopre che quel poliziotto che tanto le aveva fatto battere il cuore in realtà era una 53enne pugliese residente a Carmagnola, in Piemonte.

La condanna

La donna capisce di essere stata raggirata. Prova a contattare Emanuele. Cerca di avvisarlo che qualcuno, in Rete, si spaccia per lui con le sue foto. Di risposta l’uomo blocca il suo profilo. Lei riesce a ottenere il numero di casa. Telefona e risponde una voce femminile. Questa volta senza filtri e, soprattutto, senza alcun accenno di scuse. Voleva “semplicemente” soddisfare i suoi desideri sessuali in lunghe conversazioni telefoniche. Truffata e illusa, la vittima non è però disposta ad essere ancora presa in giro e trascina il “falso fidanzato” davanti ai giudici. È notizia di oggi che il Tribunale di Asti ha condannato la 53enne rea del raggiro a 6 mesi di reclusione per sostituzione di persona finalizzata al soddisfacimento sessuale. 

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