Programmi, software , fotografie, e milioni di dati. Nel tempo i programmi per ricostruire i tratti somatici di boss latitanti sono diventati sempre più avanzati
Oggi ha un volto molto somigliante agli ultimi identikit diffusi dagli investigatori. Parliamo del boss super latitante Matteo Messina Denaro e delle ultime fotografie ufficiali che lo ritraggono nel tempo. Le differenze, rispetto ai ritratti di quando era giovane, appaiono davvero poche . Come è stato possibile riuscire ad arrivare a questo punto? Per ricostruire il volto invecchiato di 30 anni di Matteo Messina Denaro la polizia scientifica è ricorsa alla sofisticata tecnica dell’”age progression”, che consente di “far invecchiare” i tratti del viso di una persona in base alla sua età. La ricostruzione è stata fatta al computer attingendo dati da una vastissima gamma di nasi, occhi, orecchie, capelli, forme del viso. Ma gli strumenti oggi utilizzati dagli investigatori sono sempre più all’avanguardia. Grazie a software specifici, l'identikit può essere fatto al computer con progtrammi che permettono di ricostruire un volto umano (MESSINA DENARO, LO SPECIALE DI SKY TG24 - DOMANDE E RISPOSTE SUL BOSS).
I metodi per tracciare un identikit
Giovanni Battista Rossi, ispettore capo della Polizia di Stato è un disegnatore di identikit: “I computer sono veloci – spiega - ma non hanno ancora l’abilità psicologica di penetrare nella testa di un testimone per far emergere non tanto il volto bensì l’espressione assunta dal reo nel momento in cui sta commettendo un reato”. Certo, ci sono anche altri elementi, come le intercettazioni, che contribuiscono alla cattura dei boss, ma le tecniche più moderne sono fondamentali. C’è inoltre un fattore che il computer non può possedere: è il fattore umano, che serve per “interpretare” le emozioni, le paure, le emozioni dei testimoni e delle vittime . Perché l’intelligenza artifciale, spiega ancora Rossi, non può avere peculiarità umane
Le indagini e le tecniche innovative
Senza intercettazioni non si va da nessuna parte, afferma il Col. Rubino Tomassetti, comandante del Reparto indagini techiche del Ros. “Le intercettazioni vanno fatte su persone mirate che possono dire qualcosa di importante”, conclude. Indagini tradizionali insieme a tecniche innovative: sono questi i pilastri con cui si combatte la criminalità organizzata, ha dichiarato il Procuratore Capo di Palermo Maurizio de Lucia.