Scontri tra ultras di Napoli e Roma, Piantedosi: “Massima severità su tifoserie violente”

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Il ministro dell’Interno ha incontrato oggi i vertici del calcio, dopo quanto accaduto domenica sull’A1. Intanto il gip non ha convalidato l’arresto di un tifoso della squadra partenopea, mentre ieri erano stati scarcerati altre tre ultras

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“Massima severità” nelle sanzioni in fase preventiva contro le tifoserie violente: a chiederlo è il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che oggi ha incontrato il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, il capo della Polizia, Lamberto Giannini e i vertici di Figc e Lega calcio, dopo gli scontri avvenuti domenica scorsa sull’A1 tra ultras del Napoli e della Roma. L'obiettivo del vertice era “condividere una linea di rigore e massima precauzione”. Intanto il gip del capoluogo campano non ha convalidato l’arresto in flagranza differita notificato a un tifoso del Napoli, dopo che già ieri altri tre ultras erano stati scarcerati. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, inoltre, la Digos starebbe lavorando sull’ipotesi che fosse in programma un assalto a Genova, non verificatosi poi per gli scontri nell’area di servizio Badia al Pino vicino ad Arezzo.

Piantedosi: “Massima severità su tifoserie violente”

Nella riunione odierna, alla luce degli scontri sull'A1 domenica scorsa, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha raccomandato la "massima severità" nelle sanzioni in fase preventiva contro le tifoserie violente. Al tavolo i presenti hanno sottolineato l'importanza delle nuove tecnologie per individuare i responsabili delle condotte violente, anche se si dovrà tenere della privacy. L’incontro odierno, inoltre, è stato il primo e ne seguiranno altri: il confronto con il mondo sportivo sarà costante. Allo stato attuale però, ha sottolineato Piantedosi, non si pensa a nuove norme. Sarebbe inoltre stato rimarcato come negli ultimi 4 anni i dati sugli incidenti legati alle manifestazioni sportive "sono positivi, non si sono verificati fatti gravi negli stadi".

Vertici calcio: “Identificare in tempi brevi i responsabili”

I vertici del calcio, da parte loro, hanno evidenziato la necessità di un ricorso alle tecnologie più avanzate anche con il riconoscimento facciale, in modo da identificare in tempi brevi i responsabili degli scontri. Per i provvedimenti restrittivi nei confronti delle tifoserie violente - fino ad arrivare al divieto di trasferta - le decisioni saranno invece prese dall'Osservatorio nazionale sulla manifestazioni sportive che si riunisce nel pomeriggio per analizzare i profili di rischio delle prossime partite. Per quanto riguarda invece la mancata convalida degli arresti in flagranza differita di alcuni tifosi, nelle valutazioni del Viminale, le eventuali responsabilità di violenze potranno essere accertate anche senza l'arresto prima del processo. Per diversi dei tifosi identificati scatterà comunque il Daspo.

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Gip non convalida arresto per ultrà Napoli

Intanto il gip di Napoli non ha convalidato l'arresto in flagranza differita notificato a un tifoso della squadra partenopea, ritenuto dalla Digos di Napoli coinvolto negli scontri avvenuti domenica scorsa sull'A1. Il legale del tifoso durante l'udienza ha depositato un video acquisito e visionato dal giudice che ha ordinato l'immediata rimessione in libertà. L'ultrà, che era ai domiciliari, è stato denunciato per rissa aggravata. Gli inquirenti gli contestano il possesso di oggetti atti ad offendere nei luoghi interessati dal transito di coloro che assistono a manifestazioni sportive. Ieri invece erano state scarcerati altri tre ultras, e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi aveva avvisato che “ci saranno decine di Daspo”.

Osservatorio: niente divieto trasferta per Napoli-Juve

E oggi l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha deciso di non imporre il divieto di trasferta per Napoli-Juventus del 13 gennaio, anche in considerazione della "vendita quasi ultimata dei tagliandi”, ma aumento dei controlli delle forze dell'ordine con servizi di filtraggio dei tifosi ospiti in partenza, servizio di accompagnamento in sicurezza, impiego di un'adeguata quota di steward in trasferta e delle forze di polizia nelle attività di prefiltraggio e filtraggio.

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