La Corte d'Appello ha rigettato l'istanza della Difesa che chiedeva che la donna potesse tornare in libertà per lavorare. Per i legali i 200 mila euro 'congelati' su richiesta della magistratura belga sul conto corrente della figlia dell'ex eurodeputato Pd sarebbero "compensi della sua attività professionale"
Resta agli arresti domiciliari Silvia Panzeri, la figlia di Antonio Panzeri, l'ex eurodeputato in cella a Bruxelles nell'ambito del Qatargate. La Corte d'Appello di Brescia ha rigettato la richiesta avanzata dai difensori, Angelo De Riso e Nicola Colli, di rimettere in libertà la loro assistita o di concederle l'obbligo di firma, in quanto ha necessità di esercitare la sua professione di avvocato. I giudici hanno ritenuto che la misura dei domiciliari disposta dai loro colleghi in esecuzione del mandato di arresto europeo sia corretta in attesa della decisione, prevista in tempi ravvicinati, sulla consegna chiesta dal Belgio.
Difesa figlia Panzeri: 200mila euro compensi sua professione
Intanto, i difensori della donna hanno sostenuto anche che "i 200 mila euro 'congelati' su richiesta della magistratura belga sul conto corrente" di Silvia Panzeri, sarebbero "compensi, frutto della sua attività professionale". I due legali, che hanno impugnato il sequestro disposto dal gip di Bergamo in seguito all'istanza avanzata dalla Procura in esecuzione di un ordine di investigazione europeo, ritengono nel che provvedimento ci siano "vizi" e ne discuteranno, senza però entrare nel merito della vicenda, davanti al Tribunale del Riesame bergamasco.