Migranti, a Ocean Viking e Geo Barents assegnato porto Ancona per sbarco: “Troppo lontano”

Cronaca
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La nave di Medici senza frontiere ha soccorso 73 persone, tra cui 16 minori non accompagnati, mentre quella di Sos Mediterranee ne ha recuperati 37 al largo della Libia. A entrambe le imbarcazioni le autorità italiane hanno chiesto di navigare verso la città marchigina, che secondo le Ong è però troppo lontana: le previsioni meteo in peggioramento potrebbero rendere più difficile la traversata

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Sia alla Ocean Viking che alla Geo Barents, che oggi, 7 gennaio, hanno soccorso rispettivamente 37 e 73 migranti al largo delle coste libiche, è stato assegnato per lo sbarco il porto di Ancona, come deciso dalle autorità italiane. Le Ong che gestiscono le due imbarcazioni, Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, lamentano però la distanza troppo ampia tra la loro posizione attuale e Ancona, sottolineando come le cattive condizioni meteo previste per i prossimi giorni complicheranno la traversata delle navi.

Msf: "Viminale assegni luogo sicuro più vicino"

Juan Matias Gil, capomissione di Medici senza frontiere, sostiene che “in base alle leggi internazionali marittime, l'Italia dovrebbe assegnare il luogo sicuro più vicino alla Geo Barents”, che non sarebbe appunto Ancona. Per raggiungere il porto della città marchigiana, continua Gil, “ci vorranno almeno 3 giorni e mezzo e le condizioni meteo sono pessime”. Assegnare un porto più vicino “avrebbe soprattutto un impatto positivo sulla salute fisica e mentale dei sopravvissuti a bordo”, tra cui ci sono 16 minori non accompagnati. Si chiede quindi al Viminale “l'assegnazione di un luogo sicuro più vicino che tenga in considerazione la posizione attuale della Geo Barents". Fulvia Conte, responsabile dei soccorsi a bordo della Geo Barents, ricorda come “proprio ieri c'è stato un naufragio al largo di Lampedusa e tre persone hanno perso la vita, tra cui una bambina di pochi mesi”. Le politiche migratorie dell'Europa e dei Paesi costieri, aggiunge Conte, fanno sì che siano le Ong a dover "sopperire alla mancanza di un coordinamento per la ricerca ed il soccorso di persone in difficoltà in questo tratto di mare ed alla mancanza di canali sicuri di accesso per fuggire dalla Libia". 

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Anche Sos Mediterranee, Ong dietro la Ocean Viking, aveva sottolineato in mattinata come il porto di Ancona sia “1.575 km distante dall'area di operazioni”, che corrispondono a “quattro giorni di navigazione”. Le previsioni meteo, in peggioramento da domenica notte, espongono “i naufraghi a forti venti ed a mare agitato”, ha detto la Ong. Il prefetto di Ancona, Darco Pellos, ha sostanzialmente confermato le stime delle tempistiche, individuando in mercoledì 11 gennaio la possibile data dell’attracco della Ocean Viking. I migranti recuperati, fa sapere Sos Mediterranee, soffrono di intossicazioni e ustioni da carburante.

Una foto di repertorio dell'operazione Mare Sicuro, procurata dalla Guardia Costiera il 15 giugno 2016. ANSA / US GUARDIA COSTIERA
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