Allontanato il consiglio direttivo presieduto da Giovanna Salmistraro, la madre dell' accusato. Al lavoro la nuova gestione del canile "per cercare di venire a capo di questo terribile fatto che ha sconvolto tutti noi" scrive su Facebook
Quasi mezzo milione di euro spariti dai conti correnti del Rifugio per cani di Rubano, vicino Padova in Veneto. A tanto ammonterebbe secondo gli accertamenti degli ultimi mesi la cifra sottratta dall’ex tesoriere Massimiliano Rinaldi, denunciato e già iscritto nel registro degli indagati dal pubblico ministero Roberto Piccione della Procura della repubblica di Padova.
I fatti
A far esplodere il caso è stata la presidente del consiglio direttivo del Rifugio, Giovanna Salmistraro, madre dell’ex tesoriere Rinaldi. Ai componenti del consiglio ha riferito un consistente ammanco sui conti correnti indicato dal figlio come responsabile. La denuncia è stata formalizzata da un componente del consiglio dopo che avrebbe più volte tentato di ottenere informazioni dalla presidente senza ottenere però nessuna risposta. A settembre del 2022 è stato nominato un nuovo consiglio direttivo presieduto da Fabio Fabbri, da anni volontario del canile.
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Il nuovo consiglio: “ ci siamo rimboccati le maniche a testa bassa”
Il nuovo consiglio alle prese con i conti da far quadrare per riuscire a mantenere aperto il Rifugio che custodisce una media di 100 cani e 40 gatti , ha revocato tutti gli incarichi ai consulenti esterni e security. Intanto gli accertamenti hanno constatato un ammanco tra i 450 mila e i 500 mila euro tra il 2021 e il 2022. Una cifra enorme che ha messo in crisi la nuova gestione. “L’enorme cifra dell’ammanco di denaro era frutto di anni di lavoro e sacrifici da parte di tutti noi, che mai avremmo immaginato avrebbero avuto questa sorte” scrive su Facebook il nuovo Consiglio Direttivo che vuole rassicurare i nostri benefattori che da quando è stato eletto “la priorità è stata mettere in sicurezza le donazioni e lavorare in trasparenza”. Poi conclude: “Solo vi scriviamo che ci siamo rimboccati le maniche e a testa bassa, uniti come mai prima, abbiamo lavorato per far sopravvivere il canile e per cercare di venire a capo di questo terribile fatto che ha sconvolto tutti noi”.