Filonazismo e pedopornografia su Telegram, tre misure cautelari

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Gli arresti, due in carcere e una ai domiciliari, hanno riguardato altrettanti giovani. Le operazioni sono state condotte dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Genova

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La Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Genova, ha deciso di eseguire una serie di misure cautelari, due in carcere e una ai domiciliari, nei confronti di tre giovani di età compresa tra i 14 e i 21 anni. L’accusa è quella di far parte di un gruppo Telegram tra i cui obiettivi c’era quello legato all'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi nonché di apologia di gravi crimini anche di tipo terroristico. E, inoltre, anche quello di diffondere materiale pedopornografico.

Il materiale individuato

Nello specifico, gli inquirenti hanno individuato un ingente scambio di materiale suprematista di tipo xenofobo, misogino, omofobo, antisemita e filonazista in una chat Telegram denominata "Blocco Est Europa". Questo il tenore dei contenuti proposti dai tre ragazzi arrestati che avevano simpatia per Hitler. A seguito della diffusione di questi contenuti, poi, alcuni giovani avevano inaugurato una "campagna di addestramento" al tiro con armi ad aria compressa utilizzando come bersaglio effigi di cariche dello Stato in zone abbandonate di Genova "nell'ottica di un progetto stragista di enormi dimensioni alle Istituzioni". Lo ha riferito il gip che ha emesso l'ordinanza.     

 

Le indagini

Le indagini per arrivare al provvedimento sono state condotte dalla Digos di Genova e dal Servizio per il contrasto all'estremismo e terrorismo interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione della Polizia di Stato. Ha collaborato anche il personale del Centro operativo per la Sicurezza cibernetica della Liguria e quello del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.     

TOPSHOT - A protester holds a placard reading "Putin - No!" during an opposition rally in central Moscow, on March 10, 2019, to demand internet freedom in Russia. - Thousands of people rallied against Russia's increasingly restrictive internet policies which some say will eventually lead to "total censorship" and isolate the country from the world. The mass rally in Moscow and smaller events in other cities across the country was called after the Russian lower house of parliament backed a bill to stop Russian internet traffic from being routed on foreign servers, in a bit to boost cybersecurity. (Photo by Alexander NEMENOV / AFP) (Photo by ALEXANDER NEMENOV/AFP via Getty Images)

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