Covid, le news. Iss: aumento contagi in età scolare, da 8,4% a 9,2% in 7 giorni
Lo rileva il focus per la fascia 0-19 anni dell'Istituto superiore di sanità nel suo Report esteso. Inoltre in aumento rispetto alla settimana precedente il tasso di incidenza in tutte le fasce d'età. Per il rapporto nella popolazione over 80, il tasso di mortalità per i non vaccinati è 6 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster e rispettivamente nove volte e mezzo e cinque volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con quarta dose da meno di 120 giorni e da oltre 120
Bassetti: 'Cerberus contagiosa crescerà ancora ma no allarme'
"La situazione Covid crescerà ancora, per quanto riguarda i contagi, perché è chiaro che Cerberus", sottovariante di Omicron 5, "oggi al 30%, arriverà presto ad essere anche superiore. E' una variante contagiosa, però non abbiamo quadri più aggressivi. Prova ne è che negli ospedali la situazione non è una situazione di difficoltà". A puntualizzarlo all'Adnkronos Salute è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che fa il punto della fase in corso e commenta anche i dati che emergono dall'ultima flash survey sulle varianti presenti in Italia, in cui si segnala il significativo aumento di BQ.1.1, battezzata Cerberus sui social, con la sua famiglia BQ.1.
Iss, 92% efficacia quarta dose contro forme gravi in over 80
In era Omicron, l'efficacia del vaccino anti-Covid nel proteggere dalle forme gravi di malattia è pari al 92% negli over 80 che hanno ricevuto la quarta dose da meno di 4 mesi e all'83% in quelli che l'hanno fatta da più di 4 mesi. Sono alcuni dei dati pubblicati dall'Istituto superiore di sanità, nel report settimanale esteso sull'andamento dell'epidemia in Italia. Sempre fra gli ultra 80enni, nel periodo di prevalenza della 'famiglia numerosa' originata dalla variante Omicron, cioè a partire dal 3 gennaio 2022, l'efficacia del vaccino - intesa come riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati - nel prevenire i casi di malattia severa è pari all'81% nei vaccinati con ciclo incompleto o completo e all'88% nei vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Nella popolazione complessiva, è pari al 69% nei vaccinati con ciclo incompleto o completo e all'82% nei vaccinati con dose aggiuntiva/booster.
Covid: in Toscana 2.223 nuovi casi, 10 decessi
Sono 2.223 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 348 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 1.875 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.504.050. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.258 persone) e raggiungono quota 1.434.870 (95,4% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 58.069 positivi, +1,7% rispetto a ieri. Di questi 424 (24 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 15 (2 in meno) si trovano in terapia intensiva.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.504.050. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.258 persone) e raggiungono quota 1.434.870 (95,4% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 58.069 positivi, +1,7% rispetto a ieri. Di questi 424 (24 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 15 (2 in meno) si trovano in terapia intensiva.
Iss, casi in crescita ad ogni età, specie tra i cinquantenni
Covid-19 sta crescendo soprattutto tra i cinquantenni. Secondo quanto riferisce l'Istituto superiore di sanità nel report settimanale esteso sull'andamento dell'epidemia, anche se il tasso di incidenza a 7 giorni è in aumento in tutte le fasce d'età, quello più alto si registra nella fascia di età 50-59 anni (396 casi per 100mila abitanti), mentre nei bimbi minori di 9 anni si registra il valore più basso (117 casi/100mila). L'età mediana alla diagnosi dei contagiati da Sars-CoV-2 segnalati nell'ultima settimana - si legge - è in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (53 anni vs 54).
Iss, in aumento percentuale casi in età scolare
In aumento rispetto alla scorsa settimana la percentuale dei casi
Covid segnalati nella popolazione in età scolare rispetto al resto della popolazione (9,2% vs 8,4%). Nell'ultima settimana, il 14% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 31% nella fascia d'età 5-11 anni, il 55% nella fascia 12-19 anni. Lo rileva il report della sorveglianza settimanale pubblicato oggi. Dall'inizio dell'epidemia sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata 4.715.399 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 24.179 ospedalizzati, 536 ricoverati in terapia intensiva e 77 deceduti. In ogni caso, risulta in aumento rispetto alla settimana precedente il tasso di incidenza in tutte le fasce d'età, benché i dati riferiti all'ultima settimana siano da considerare in via di consolidamento.
Cartabellotta (Gimbe): essere pronti, casi sottostimati
"L'aumento dei contagi è sottostimato, ma occorre essere pronti e attenti": lo ha detto stamani, a Matera, il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, riferendosi agli ultimi dati sulla pandemia. ''Nell'ultima settimana - ha spiegato - si vede un lieve aumento dei contagi che, peraltro, è largamente sottostimato, per il grande uso dei tamponi 'fai da te'. Le autorità internazionali di sanità pubblica dicono di essere pronte e attente: questo è l'obiettivo. Noi abbiamo una copertura con le quarti dosi ancora bassa, meno di un quarto della popolazione a rischio. Se vi dovesse essere, ci auguriamo di no, un'importante ripresa della circolazione virale questo, è ovvio, potrebbe creare problemi di sovraccarico ospedaliero che oggi, rispetto a un anno, due anni fa, può contare su una minore resilienza del sistema, per cui gli operatori sanitari sono di meno e sono stanchi''. Quanto al futuro del servizio sanitario nazionale, Cartabellotta ha detto di attendere di conoscere la visione del Governo in materia e sull'impiego del Pnnr, anche in relazione alle differenze tra regioni: ''La ripresa del regionalismo differenziato - ha aggiunto Cartabellotta - che attribuirebbe maggiori competenze a chi le ha già chieste, in particolare Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, rischia di aumentare ulteriormente questa forbice. È una legge che va maneggiata con cura, soprattutto in ambito sanitario''.
Iss, mortalità over 80 non vaccinati 9,5 volte più alta che con quarta dose
Tra gli over 80 non vaccinati contro Covid-19, il tasso di mortalità nel periodo 23 settembre-23 ottobre 2022 è 6 volte più alto che tra i vaccinati con terza dose, 9,5 volte maggiore rispetto ai vaccinati che hanno fatto la quarta dose da meno di 4 mesi e 5 volte più alto rispetto a quelli che ricevuto il secondo booster da più di 4 mesi. Lo riporta l'Istituto superiore di sanità nel report settimanale esteso sull'andamento dell'infezione da Sars-CoV-2 in Italia. Sempre nella popolazione over 80 - si legge - per i non vaccinati il tasso di ospedalizzazione nel periodo 30 settembre-30 ottobre risulta circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose addizionale/booster, e approssimativamente 5,5 volte e 3,5 volte più alto rispetto ai vaccinati con seconda dose booster da meno di 120 giorni e da oltre 120 giorni. Nello stesso periodo, il tasso di ricoveri in terapia intensiva risulta 6 volte più alto tra gli over 80 non vaccinati rispetto ai vaccinati con dose addizionale/booster e 10 e 5 volte più alto rispetto ai vaccinati con seconda dose booster da meno di 120 giorni e da oltre 120 giorni.
Aiuti Covid percepiti illegalmente, 152 denunce nel Foggiano
Sono 152 le persone scoperte dalla Guardia di Finanza
di Lucera, nel Foggiano, che percepivano indebitamente i bonus spesa erogati dal Comune di Troia destinati alle famiglie in difficoltà per l'emergenza epidemiologica "Covid-19". I finanzieri, nel corso di alcuni controlli, hanno accertato che le 152 persone hanno dichiarato di essere in condizioni di difficoltà economica o in uno stato di indigenza che non consentiva loro neppure di acquistare generi alimentari. Le principali anomalie emerse nelle autocertificazioni hanno riguardato l'omessa indicazione di disponibilità economiche del proprio nucleo familiare o l'omessa indicazione della percezione di altri sussidi pubblici. I buoni spesa, per un importo variabile tra i 130 e 530 euro (in base alla composizione del nucleo familiare), erano destinati a persone inserite in nuclei familiari in cui erano presenti familiari conviventi che potevano assicurare il proprio benessere a discapito di altre famiglie, in condizioni di disagio economico e sociale, che non avevano la possibilità di approvvigionarsi di prodotti alimentari, per l'igiene della persona e di farmaci per effetto delle conseguenze generate dall'emergenza epidemiologica da Covid 19.
In Veneto 4.890 nuovi casi e 9 vittime nelle 24 ore
Sono 4.890 i nuovi casi di Covid-19 registrati ieri in Veneto, e 9 sono le vittime. I contagi da inizio pandemia sono 2.497.049, mentre i decessi 15.897. Tornano a superare quota 60 mila gli attuali positivi, che sono 60.131, 1.768 in più rispetto alle 24 ore precedenti. Continuano a salire i ricoveri, soprattutto in area medica con 1.212 pazienti (+27), mentre sono invariati in terapia intensiva (48). La campagna vaccinale registra 5.395 somministrazioni nella giornata di ieri, di cui 5.161 quarte dosi; la copertura con il secondo booster è al 9,4%.
Rezza: "Lieve aumento ricoveri ma sotto soglia critica"
"Questa settimana si osserva ancora un leggero aumento del tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese e l'incidenza si fissa a 353 casi per 100mila abitanti. Anche l'Rt mostra un lieve incremento e siamo a 0,88, quindi ancora al di sotto della soglia epidemica". Lo ha dichiarato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in un video a commento dei dati relativi al monitoraggio settimanale sulla diffusione del Covid-19 in Italia. LEGGI DI PIU'
Covid, lieve aumento dell'incidenza. Cosa succederà nei prossimi giorni? Le previsioni
L'ultimo report settimanale dell'Iss evidenzia un aumento della circolazione del virus in Italia, seppur contenuto. Secondo alcuni, come il virologo Pregliasco, è "in arrivo una nuova 'onda', con picco dopo metà dicembre". Ma non tutti sono d'accordo. Bassetti: "Improbabile che il virus torni come lo abbiamo conosciuto". L'APPROFONDIMENTO
Schillaci: "Mai messa in discussione l'importanza della vaccinazione"
Il nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci, è intervenuto alla Camera per rispondere ad un'interpellanza urgente del Pd riguardante la campagna vaccinale e l'epidemia di Covid-19. "In Italia dal 27 dicembre 2020", ovvero il giorno di avvio delle vaccinazioni anti-Covid, "al 31 gennaio 2022, i dati consentono di stimare che la campagna vaccinale contro Covid-19 ha permesso di evitare oltre 500mila ospedalizzazioni, oltre 55mila ricoveri in terapia intensiva e circa 150mila decessi. Questi dati confermano l'importanza della vaccinazione nel prevenire nuove infezioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi". Il ministro ha poi chiarito che, in nessun momento, "l'importanza della vaccinazione è stata messa in discussione dal governo. E nessuna mia iniziativa potrà mai pregiudicare il diritto alla cura e la difesa della salute".
Carenza di farmaci in Italia, 3 mila medicinali sono difficilmente reperibili: quali sono
Antifebbrili, antibiotici, antipiretici e per la sfera cardiovascolare: queste sarebbero le medicine al momento più difficili da trovare, a causa della pandemia e della guerra in Ucraina. “La crisi internazionale ha reso tutto più caro e difficile da reperire: così rischia di rimetterci la filiera”, ha dichiarato Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, a Sky TG24.