Caro energia, i timori dei comuni di montagna

Cronaca

Gianfranco Gatto

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Se i costi aumenteranno ancora i centri alpini vivranno un inverno difficile

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I costi erano già elevati. Oggi sono insostenibili. 53 mila euro la bolletta dell’energia elettrica di agosto: troppo per il bilancio già limitato di un piccolo comune con poco più di 1000 residenti come Alleghe, nel bellunese, costretto a chiudere per 30 giorni il palazzetto del ghiaccio, come prima misura per scongiurare il dissesto finanziario, in previsione di ulteriori aumenti nei mesi invernali. I costi dell’energia rischiano di diventare una vera emergenza per i comuni di montagna. Tra poche settimane, nelle ore serali e soprattutto nelle ore notturne, in tutta la provincia le temperature si avvicineranno allo ZERO e sarà necessario accendere i riscaldamenti. L’amministrazione comunale di Belluno era corsa ai ripari già nel mese di luglio, risparmiando sull’illuminazione pubblica. “in queste ore stiamo vagliando un piano di risparmio energetico invernale che coinvolgerà scuole, uffici pubblici, palestre e famiglie” – annuncia il sindaco Oscar De Pellegrin – “un piano il cui principale scopo sarà evitare ogni tipo di spreco, in qualsiasi ambito” – continua il primo cittadino, che mai come in questi giorni ha ricevuto richieste di aiuto da parte delle famiglie in difficoltà. Il comune ha messo a loro disposizione un fondo di 160 mila euro. “non sappiamo se questi soldi saranno sufficienti” – conclude Oscar De Pellegrin – “attendiamo e auspichiamo l’intervento del prossimo governo”.

 

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