Bomba d'acqua nelle Marche: 7 morti e 3 dispersi nell'entroterra di Senigallia

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Paura nel paesino di Cantiano, strade come torrenti. Ancora in corso gli interventi di Protezione civile e vigili del fuoco. Il maltempo si sposta velocemente verso la costa: un'ondata di piena del fiume Misa è in arrivo a Senigallia

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E' una strage quella provocata dalla spaventosa ondata di maltempo che ha travolto le Marche. Sette morti e tre dispersi in provincia di Ancona, è il bilancio drammatico confermato dalla Protezione civile. Luigi D'Angelo del Dipartimento nazionale spiega: "Sono caduti circa 420 millimetri di pioggia in due o tre ore", "c'è il massimo impegno sul territorio".

Le vittime

Quattro corpi sono stati recuperati a Pinaello di Ostra, a quanto si apprende all'interno di un garage; uno a Trecastelli, forse una 72enne trovata in un seminterrato a Passo Ripe, uno a Barbara e negli ultimi minuti si ha notizia di un'ulteriore vittima; in quest'ultimo Comune si registrano anche tre dispersi: sarebbero una mamma con il suo bambino, trascinati dalla furia di acqua e fango con l'auto vicino Molino Mariani. Un'altra persona. Interessato il territorio attraversato dal fiume Misa. Le strade si sono trasformate in torrenti. "E' caduta una quantità d'acqua che non vedevamo da mesi", dicono i primi cittadini.

I soccorsi

"Stanno operando protezione civile volontariato, vigili del fuoco e forze dell'ordine - aggiunge D'Angelo - elicotteri messi a disposizione dalla Difesa con capacita' operative nelle ore notturne". In poco tempo le vie cittadine "si sono trasformate in fiumi". "Che Dio ci aiuti", scrive sui social il sindaco di Barbara (Ancona), Riccardo Pasqualini. La situazione, aggiunge, "sia lato Castelleone sia lato Serra de Conti, è veramente drammatica e tragica. Invito, se non assolutamente urgente e necessario, di non uscire e di non utilizzare la macchina, è troppo pericoloso e a rischio vita".  L'energia elettrica non è stabile per via di "una situazione severa ed estesa, che coinvolge contemporaneamente tre province, circa 20 comuni". Problemi anche per le linee telefoniche.

Scuole chiuse

Il sindaco di Barbara ha firmato un'ordinanza, che prevede per oggi la chiusura di tutte le scuole. Analoga decisione in diversi altri centri colpiti, come Sassoferrato, Senigallia, Serra de' Conti, Cantiano. "Tutte le forze disponibili sono all'opera: protezione civile, carabinieri e vigili del fuoco", prosegue il primo cittadino di Barbara. "Sto seguendo dalla sala della Protezione civile regionale, insieme a tutte le altre autorità, l'evolversi della gravissima crisi meteorologica che si è abbattuta sulla nostra regione e l'azione di soccorso di tutti gli operatori. Sono momenti di estrema apprensione", afferma sconfortato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Cantiano, un paese di duemila abitanti al confine tra le province di Pesaro-Urbino e Ancona, invaso da acqua e fango, con i cittadini al buio e i telefoni in tilt e diverse auto che galleggiano nella piazza del centro e residenti che in alcuni casi hanno cercato scampo sui tetti dal fiume d'acqua e detriti.

La piena del 2014

Senigallia, in provincia di Ancona, alle prese con la piena del fiume Misa, già vissuta il 3 maggio del 2014, quando causò 4 vittime. Il sindaco ha ordinato ai cittadini di non lasciare le abitazioni, ha chiuso tutti i ponti del centro attraversati dal Misa e chiesto alle forze dell'ordine di presidiarli. Nell'Alto Pesarese, tutt'intorno al Monte Catria, risultano isolati il monastero di Fonte Avellana, un agriturismo e due frazioni di Cantiano, Chiaserna e Pontericcioli, mentre è impossibile passare dalla provincia di Pesaro-Urbino a quella di Perugia: chiusa la Flaminia, impraticabile il passo della Contessa. Il maltempo ha colpito duro anche Cagli e il fiume Burano è esondato in diverse localita'. "La viabilità comunale è interrotta in diversi tratti. Chiusa la statale direzione Gubbio. Invitiamo la cittadinanza a mantenere la calma ed evitare situazioni di rischio", è l'appello del primo cittadino di Cantiano, Alessandro Piccini. Parole che ricalcano quelli degli altri colleghi sindaci del territorio, in prima linea dentro questa trincea tragica. 

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