A Genova si è chiusa immediatamente la seduta prevista per la strage del 2018. La protesta è dovuta alle carenze di organico al Tribunale. Il processo dovrebbe riprendere domani
È durata pochi istanti prima di essere rinviata l'udienza del processo per il crollo del Ponte Morandi (14 agosto 2018, con un bilancio di 43 vittime) per l'astensione degli avvocati. I togati protestano contro la carenza del personale nel Tribunale di Genova, circostanza che rischia di rallentare i processi ordinari e che rischia di aggravarsi nei prossimi mesi, che saranno caratterizzati da un carico di lavoro straordinario dovuto proprio al maxiprocesso sul crollo del viadotto sul Polcevera. Il giudice Paolo Lepri, dopo aver verificato l'astensione dei legali delle parti, ha rinviato l'udienza di 24 ore, fissandola per martedì 13 settembre alle ore 9.
Le due società hanno patteggiato
Il processo formalmente era iniziato il 7 luglio ed subito rinviato a oggi. Sono 59 le persone imputate tra ex dirigenti di Autostrade e Spea (la controllata che si occupava delle manutenzioni) e tecnici, ex e attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato delle Opere Pubbliche. Le due società hanno patteggiato circa 30 milioni di euro. Secondo l'accusa tutti erano a conoscenza delle condizioni del viadotto "Morandi ma nessuno fece nulla, seguendo la logica del risparmio per garantire maggiori utili da distribuire ai soci”.