I tamponi effettuati sono 163.107. In una settimana la curva dei ricoveri, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, è scesa nettamente del 21,5%: è il dato che emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete di Fiaso. Dopo l'ok da parte dell'Ema, arriva anche il via libera dell'Aifa ai vaccini anti-Covid aggiornati contro la variante Omicron 1 del virus SarsCoV2
Moderna fa causa a Pfizer-BioNTech: "Tecnologia vaccini viola i nostri brevetti"
Vaccini per naso o bocca promessa anti-contagio, oltre 100 in sviluppo
Diversi team di scienziati ne sono convinti: i vaccini Covid in spray o gocce, da assumere per naso o bocca, sono la vera promessa anti-contagio e potrebbero cambiare la pandemia. Alcuni dati sembrano dar loro ragione, anche se finora ci sono poche evidenze da trial sull'uomo. Intanto arrivano le prime approvazioni: questa settimana è stato dato via libera in Cina all'uso come dose booster della versione inalabile di un vaccino prodotto da CanSino Biologics a Tianjin. Quello di CanSino è solo uno degli oltre 100 vaccini orali o nasali in fase di sviluppo in tutto il mondo, secondo quanto riporta 'Nature' online citando dati di Airfinity, società di analisi del settore sanità. Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le aziende e i gruppi di ricerca che lavorano a nuovi tipi di immunizzazione, basati sull'approccio di usare spray o gocce, invece di iniezioni, per stimolare l'immunità mucosale (innescare cioè le cellule immunitarie presenti nelle sottili membrane mucose che rivestono le cavità del naso e della bocca, cioè le porte d'ingresso del virus) e migliorare la protezione contro il coronavirus Sars-CoV-2, fermandolo rapidamente prima che si diffonda nell'organismo. La speranza degli scienziati è che questi vaccini mucosali siano in grado di prevenire anche i casi lievi e che blocchino il contagio ad altre persone, ottenendo la cosiddetta 'immunità sterilizzante'. Alcuni vaccini di questo tipo sono già autorizzati per altre malattie, incluso un vaccino spray contro l'influenza.
Oms, prevalenza Centaurus bassa ma cresce in alcuni Paesi
A livello globale - riferisce l'Oms - dal 5 agosto al 5 settembre 118.028 sequenze Sars-CoV-2 sono state condivise attraverso la piattaforma internazionale Gisaid, di cui il 99,4% (117.317) è riconducibile alla variante di preoccupazione Omicron. Confrontando le sequenze caricate su Gisaid nelle settimane 33 e 34, emerge un aumento dei lignaggi Omicron 5 (BA.5), dall'84,8% all'86,8%. Cala invece Omicron 4 (BA.4), dal 6,8% al 4,2%, mentre risulta stabile la prevalenza dei lignaggi Omicron 2 (BA.2.X): 2,6% nella settimana 33 e 2,5% nella 34.