Per il rapper la città romagnola di sera è pericolosa come la città francese. Il Comune al contrattacco. Il caso infiamma anche la campagna elettorale. Intanto la prima cittadina replica
Galeotto fu il tweet, perché la vicenda di Emis Killa non si esaurirà, come di consueto con dei botta e risposta sui social, ma finirà in tribunale. Ricapitolando, domenica scorsa il cantante ha detto la sua su Twitter a seguito degli ultimi avvenimenti sulla Riviera Romagnola. Per via delle baby gang che si fronteggiano all’esterno dei locali il rapper ha paragonato Riccione a Marsiglia e ha usato queste parole: “Riccione è diventata Marsiglia comunque. Una volta i giovani andavamo li a divertirsi, le famiglie anche. Ora dopo le 18:00 se sei un bravo ragazzo devi avere paura a farti una passeggiata sul lungomare. Le manganellate nelle ginocchia ci vogliono“. Naturalmente non sono mancate le polemiche. “Te pareva che non diventavo la polemica del giorno”, aveva replicato Emis Killa per poi aggiungere: “Almeno avessi il disco in uscita”.
La sindaca Angelini si è rivolta ai legali
Il sindaco di Riccione, Daniela Angelini, ha scelto un’altra via, quella legale. "Sono indignata dalle parole di Emis Killa", ed ora "a tutela dell’onorabilità della città che rappresento, dei nostri operatori, dei cittadini e degli ospiti stessi che amano Riccione, i nostri legali sono già al lavoro per procedere con le opportune azioni giudiziali, volte a punire questa gratuita diffamazione e ottenere il risarcimento del danno d’immagine conseguente". Una decisione arrivata dopo una giornata infuocata in cui Riccione è finita anche nel tritacarne della campagna elettorale per le politiche nazionali. Tant’è che nel mirino della Angelini non c’è solo il rapper. "La stessa valutazione (legale) verrà fatta nei confronti di esponenti politici nazionali e locali che per meri scopi elettorali intendono cavalcare questa azione denigratoria".
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Il post di Salvini
L’attacco a Salvini è facilmente intuibile. Il tweet del rapper era stato ripreso e rilanciato anche dalla pagina Facebook nazionale della Lega. E sempre dal Carroccio era arrivato il post di Matteo Salvini in cui il segretario aveva riproposto il tweet del cantante preceduto dalle parole ‘Ha ragione Emis Killa…’ a cui aveva aggiunto l’obiettivo della Lega in materia di ordine pubblico in vista delle prossime elezioni: "Il problema sicurezza nelle città è ormai dilagante e fuori controllo, e non vedo l’ora che sia il 25 settembre per riprendere, con determinazione, per mano questo Paese e riportare un po’ di ordine, tranquillità e rispetto delle regole". Il post non era sfuggito allo stesso rapper che aveva replicato: "Mi trovo costretto, ancora una volta, a prendere le distanze dai post che la Lega sta divulgando strumentalizzando le mie parole. Fatemi il favore di non scambiare un mio pensiero per orientamento politico. Non dovrei manco star qui a precisarlo, ma di sa come va il mondo al giorno d’oggi".
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La posizione di Federalberghi: parlare in modo oggettivo
Un botta e risposta a colpi di tweet e post con buona pace di Federalberghi Riccione che da quando è scoppiata la polemica chiede una cosa semplice: "Per parlare di quanto accade a Riccione in modo oggettivo in materia di ordine pubblico, basta chiedere a chi ogni giorno è sul campo, ovvero le forze dell’ordine. Loro sanno bene quanti e quali interventi fanno e di come la situazione quest’anno sia migliorata" dice il presidente Bruno Bianchini. Nelle chat degli albergatori emerge un’estate più serena rispetto a un anno fa, e la rabbia per il tweet del rapper. "E poi – aggiunge Bianchini – mi chiedo quando questo cantante sia venuto in città per parlarne così. Ma non intendo commentare quello che accade sui social, non ha davvero senso. Se si vuole conoscere la realtà dei fatti bisogna chiederla a chi vive Riccione". Tra questi c’è anche il consigliere comunale Stefano Caldari, avversario alle elezioni di giugno della Angelini, che in questa vicenda è sulla stessa riva del fiume. "Caro Emis Killa la tua è semplice e pura diffamazione. Mi auguro che almeno tramite vie legali il Comune possa procedere per difendere l’immagine della città".