Covid, le notizie. Bollettino: 10.418 nuovi casi, 75 morti. Tasso al 16,5%

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Nelle ultime 24 ore processati 63.188. In calo le terapie intensive (-7) mentre salgono i ricoveri ordinari (+74). Agenas: reparti stabili al 10%, tre regioni oltre il 15%. Per il nuovo anno scolastico anche i docenti no-vax potranno tornare in classe. "È giusto", ha detto il sottosegretario alla Salute Sileri. Galli e Lopalco: "Il rischio più alto è il loro". Intanto negli Usa Anthony Fauci annuncia che a dicembre si dimetterà da consigliere medico della Casa Bianca

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Da Uk a Europa: in arrivo in autunno i vaccini aggiornati contro le varianti

Le autorità sanitarie del Regno Unito hanno già approvato una versione aggiornata del vaccino anti Covid della società Moderna appositamente studiato per contrastare la variante Omicron, oltre che la forma originale del virus. L’Ema punta all’approvazione dei bivalenti ai primi di settembre. Ecco che categorie saranno interessate. (COSA SAPERE)
 
- di Redazione Sky TG24

Ministero della Salute, i dati del 22 agosto: 10.418 casi e 75 morti. Tasso di positività al 16.5%

- di Redazione Sky TG24

Covid, i sintomi neurologici possono protrarsi per oltre due anni. Lo studio di Lancet

La ricerca è stata condotta dalla University of Oxford: analizzati i dati di 1,25 milioni di pazienti tra bambini, uomini e donne. (I DETTAGLI)
- di Redazione Sky TG24

In Piemonte 485 nuovi casi, positività al 7,3%

Sono 485 i nuovi casi di Covid in Piemonte, con un tasso di positività del 7,3% rispetto ai 6.623 tamponi eseguiti, di cui 6.447 antigenici. Risulta dai dati dell'aggiornamento quotidiano del 22 agosto della Regione Piemonte sulla situazione epidemiologica. Sale a 342 il numero dei ricoverati nei reparti ordinari (+19 rispetto al giorno precedente) e sale a 7 quello delle degenze in intensiva. Non sono stati registrati decessi. 
- di Redazione Sky TG24

Covid, Sileri: "Autunno a rischio tra rialzo contagi e influenza"

Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. "Dobbiamo lavorare su questi due aspetti", ha aggiunto. (IL PUNTO)
- di Redazione Sky TG24

Scuola, Galli: "Non vaccinati in cattedra? Il rischio più alto è il loro"

"E' atteso, ed è verosimile, un altro momento di diffusione dell'infezione da Covid  proprio nel periodo della ripresa della scuola. Il personale 'mai vaccinato' che riprenderà servizio sarà quindi a rischio di infettarsi con conseguenze più gravi. Sono loro a rischiare". Lo dice all'Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano commentando le misure di prevenzione negli istituti scolastici che non prevedono l'obbligo di vaccino per docenti e operatori e, quindi, il rientro nelle loro funzioni di insegnanti, maestri e operatori scolastici che avevano scelto di non vaccinarsi. "Dal punto di vista della possibilità di diffusione dell'infezione Covid - continua Galli - la ripresa delle lezioni non è particolarmente diversa da quella degli anni precedenti. Di diverso c'è che la popolazione adulta e anziana è molto vaccinata e questo ridurrà, in generale, i rischi di malattie gravi e mortali". Il ritorno degli operatori no vax a scuola "dal punto di vista epidemiologico, a questo punto con tanti vaccinati, è un fatto marginale. Non è marginale per loro perché andranno a scuola a loro rischio e pericolo. Dal punto di vista numerico conta di più la massa di ragazzi vaccinati poco o per nulla. Tra loro sarà possibile, soprattutto se si affermasse una variante come la Centaurus, che l'infezione si diffonda in modo importante". 
- di Redazione Sky TG24

Oggi in Sardegna 363 nuovi casi e 3 decessi

In Sardegna si registrano oggi 363 ulteriori casi confermati di positività al covid (di cui 332 diagnosticati da antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 1215 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 ( + 1 ). I pazienti ricoverati in area medica sono 124 ( - 1 ). Sono 14703 i casi di isolamento domiciliare ( - 81 ). Si registrano 3 decessi: una donna di 81 anni e un uomo di 80, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; un uomo di 95, residente nella provincia di Oristano. 
- di Redazione Sky TG24

Nel Lazio 128.709 casi positivi, 40 in terapia intensiva

Sono 128.709 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 702 ricoverate, 40 in terapia intensiva e 127.967 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 1.862.430 i morti 11.944, su un totale di 2.003.083 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio. 
 
- di Redazione Sky TG24

Bassetti: "Speranza si congeda con un flop su quarte dosi"

Sul fronte della campagna vaccinale anti-Covid, "il ministro Roberto Speranza si congeda con un fallimento totale, perché la prima campagna che non ha gestito il generale Francesco Paolo Figliuolo mostra che solo" all'incirca "il 25% di chi doveva fare la quarta dose l'ha fatta, con percentuali veramente spaventosamente basse, per esempio il 7% degli over 60". A sottolinearlo all'Adnkronos Salute è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Come il ministro Speranza "anche io credo che si debba" spingere il più possibile "nella direzione della campagna vaccinale, ma con rigore e senza populismo. La campagna sulla quarta dose è stata un fallimento annunciato e non andava fatta. Si doveva invece lavorare per una campagna vaccinale sulle quarte dosi a settembre e ottobre con un vaccino aggiornato - afferma l'infettivologo -. Questo non è stato fatto. E una campagna vaccinale lanciata male in questo modo rischia di fare l'interesse di chi è contro i vaccini".     
- di Redazione Sky TG24

Lopalco: "Prof no vax in classe problema per se stessi"

"In questa fase della pandemia il fatto che una sparuta minoranza di insegnanti non sia vaccinata non rappresenta un problema di sanità pubblica. Con i livelli di copertura raggiunti, ormai la vaccinazione ha principalmente uno scopo di protezione individuale", dunque il rischio per i non vaccinati "riguarda loro stessi". A dirlo all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all'Università del Salento e candidato per 'Articolo Uno' alle elezioni politiche, in merito alle misure per il ritorno a scuola che non prevedono più l'obbligo vaccinale. L'epidemiologo assicura: "Continueremo a provare a convincerli a vaccinarsi per il loro stesso bene. Se insistono a rischiare, pazienza", conclude. 
- di Redazione Sky TG24

Vaccini, rischio miocardite 11 volte più alto con infezione

In un'analisi dettagliata condotta su milioni di persone, di età pari o superiore a 13 anni in Inghilterra, il rischio di sviluppare una miocardite negli individui non vaccinati dopo l'infezione da Covid-19 è risultato almeno 11 volte superiore rispetto alle persone che avevano ricevuto un vaccino Covid-19 o una dose di richiamo tra il primo dicembre 2020 e il 15 dicembre 2021. I risultati della ricerca sono stati pubblicati oggi sulla rivista "Circulation". Diversi studi e rapporti precedenti di agenzie di salute pubblica in tutto il mondo, inclusi i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, avevano evidenziato un potenziale aumento del rischio di miocardite legato al vaccino mRNA Covid-19. 

- di Redazione Sky TG24

In Puglia tre morti e 872 casi, il 14,9% dei test

Sono 872 i nuovi casi di positività al Covid 19 registrati nelle ultime ore in Puglia su 5.815 test eseguiti. Tre le persone morte. Il tasso di positività è del 14,9%. Le persone attualmente positive sono 32.515, 312 quelle ricoverate in area non critica, 17 in terapia intensiva. Questa la suddivisione dei nuovi casi per provincia: Bari 212, Bat 45, Brindisi 93, Foggia 96, Lecce 297, Taranto 86. Residenti fuori regione 35, di provincia in definizione 8.
- di Redazione Sky TG24

Toscana, 330 nuovi casi; 1 decesso

In Toscana sono 1.367.422 i casi di positività al Coronavirus, 330 in più rispetto a ieri (67 confermati con tampone molecolare e 263 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,02% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,04% e raggiungono quota 1.273.873 (93,2% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 306 tamponi molecolari e 1.819 tamponi antigenici rapidi, di questi il 15,5% è risultato positivo. Sono invece 512 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 64,5% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 82.941, -0,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 368 (3 in meno rispetto a ieri), di cui 18 in terapia intensiva (1 in più). Oggi si registra 1 nuovo decesso: una donna di 86 anni. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

- di Redazione Sky TG24

Cala ancora l'incidenza settimanale in Alto Adige

Cala ancora leggermente l'incidenza settimanale di Covid-19 in Alto Adige con 285 casi per 100.000 abitanti, ovvero -2 rispetto a ieri. Non ci sono stati ulteriori decessi. I laboratori dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige nelle ultime 24 ore hanno effettuato 67 tamponi PCR e registrato 2 nuovi casi positivi. Inoltre 71 test antigenici dei 565 test eseguiti ieri sono risultati positivi. Le persone in quarantena attualmente sono 2.053. Non sono ancora stati aggiornati i dati sui ricoveri. Ieri i pazienti Covid-19 ricoverati nei normali reparti ospedalieri erano 32, nessuno in terapia intensiva, così l'Azienda sanitaria. 
- di Redazione Sky TG24

Sileri, 'giusto ritorno in classe prof no vax, situazione epidemia diversa'

Il ritorno in aula a settembre dei docenti e degli operatori scolastici che non si sono vaccinati contro il Covid, "è giusto. Il perché è semplice: quando furono prese queste misure rigorose e forti, anche molto contestate, era un momento della pandemia ben definito. Si stava partendo con le vaccinazioni, c'erano molti morti, il virus circolava in maniera intensa ed era necessario delineare un perimetro rigido che oggi non serve più". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto alla trasmissione 'Gli inascoltabili', il talk show  in onda su Radio New Sound Level 90,00. 
"Siamo in una situazione epidemiologica diversa - continua - con una popolazione ampiamente vaccinata, con i nostri anziani (anche se non nella totalità) ampiamente protetti. Quindi non serve più quel rigore, come quello rappresentato dagli obblighi, che invece abbiamo dovuto applicare in un momento storico preciso. Oggi non serve", aggiunge.  Per Sileri, quindi, "tutti coloro che usano (e lo abbiamo visto persino in simboli di partito) frasi come 'non Green pass', 'no vaccini' sono davvero anacronistici. Parlare oggi di fare un movimento contro il Green pass, ben sapendo che questo strumento non ci sarà più, non ha senso. Oggi non andiamo più incontro a un lockdown. E' tutto cambiato".
- di Redazione Sky TG24

Agenas, reparti stabili al 10%, 3 regioni oltre 15%

E' stabile al 10%, nell'arco di 24 ore in Italia, la percentuale di posti occupati per Covid nei reparti ordinari (un anno fa era al 7%) e sono 3 le regioni in cui il valore supera la soglia del 15%: Umbria (25%), Calabria (18%) e Liguria (18%). Sempre a livello nazionale, è stabile al 3% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid (un anno fa era al 5%). Questa la rilevazione dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 21 agosto, pubblicata oggi. Nel dettaglio, in 24 ore, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid cala in 5 regioni o province autonome: Lombardia (7%), Liguria (18%), Marche (11%), Sicilia (15%); cresce in 3 regioni: Basilicata (11%), Molise (12%), Umbria (25%); mentre è stabile in 13 regioni: Abruzzo (13%), Calabria (18%), Campania (10%), Emilia Romagna (13%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio (11%), Pa Bolzano (6%), Pa Trento (14%), Piemonte (5%), Puglia (11%), Sardegna (8%), Toscana (7%), Valle d'Aosta (11%), Veneto (8%).   L'occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 5 regioni: Abruzzo (al 4%), Emilia Romagna (4%), Lazio (5%), Molise (8%), Pa Trento (0%). Cala in 2: Friuli Venezia Giulia (2%), Pa Bolzano (0%). E' stabile in 13 regioni o province autonome: Basilicata (3%), Calabria (6%), Campania (3%), Liguria (4%), Marche (2%), Lombardia (1%), Piemonte (1%), Puglia (4%), Sardegna (5%), Sicilia (4%), Toscana (3%), Umbria (2%), Veneto (3%). In Valle d'Aosta (0%) e la variazione non e' disponibile. Tutte le regioni sono sotto la soglia del 10%.
- di Redazione Sky TG24

Vaia, 'in calo ma ancora non si vedono azioni concrete su scuola e trasporti'

"I numeri del Covid scendono ma non aspettiamo inerti l’autunno che verrà presto. Dobbiamo mettere in sicurezza le scuole, i trasporti e i luoghi della socialità o saremo punto a capo. Siamo al 20 agosto e ancora non si vedono azioni concrete su questo fronte". Lo sottolinea il direttore generale dell'Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, commentando l'attuale quadro epidemiologico e le azioni da mettere in campo per l'autunno.
- di Redazione Sky TG24

Virologo Pregliasco, 'rientro docenti no-vax è pacificazione, nessun rischio'

"Il rientro a settembre dei docenti non vaccinati contro il Covid la vedo come una pacificazione. La loro esclusione è stata giusta in un momento di emergenza e di sanità pubblica, in questa fase non vedo nessun rischio specifico soprattutto in ottica di convivenza con il virus". Così il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi, commentando il ritorno degli insegnanti non vaccinati - e per questo sospesi - a scuola da settembre.
"Credo che siamo una fase in cui si possono allargare le maglie - prosegue il virologo - anche se dobbiamo prestare attenzioni ai fragili. Magari agli italiani che si sono vaccinati, qualcuno anche con ritrosia, potrà fare effetto vedere questi 'furbetti' della vaccinazione tornare a lavorare. Ma chi si è vaccinato ha dato un contributo importante per il bene della comunità".
- di Redazione Sky TG24

Galli, non vaccinati in cattedra? Il rischio più alto è il loro

"E' atteso, ed è verosimile, un altro momento di diffusione dell'infezione da Covid  proprio nel periodo della ripresa della scuola. Il personale 'mai vaccinato' che riprenderà servizio sarà quindi a rischio di infettarsi con conseguenze più gravi. Sono loro a rischiare". Lo dice all'Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano commentando le misure di prevenzione negli istituti scolastici che non prevedono l'obbligo di vaccino per docenti e operatori e, quindi, il rientro nelle loro funzioni di insegnanti, maestri e operatori scolastici che avevano scelto di non vaccinarsi.  
"Dal punto di vista della possibilità di diffusione dell'infezione Covid - continua Galli - la ripresa delle lezioni non è particolarmente diversa da quella degli anni precedenti. Di diverso c'è che la popolazione adulta e anziana è molto vaccinata e questo ridurrà, in generale, i rischi di malattie gravi e mortali".
Il ritorno degli operatori no vax a scuola "dal punto di vista epidemiologico, a questo punto con tanti vaccinati, è un fatto marginale. Non è marginale per loro perché andranno a scuola a loro rischio e pericolo. Dal punto di vista numerico conta di più la massa di ragazzi vaccinati poco o per nulla. Tra loro sarà possibile, soprattutto se si affermasse una variante come la Centaurus, che l'infezione si diffonda in modo importante". 
- di Redazione Sky TG24

Covid: 4,6 mln italiani hanno fatto quarta dose, il 27% dei vaccinabili

In Italia sono 4,6 milioni (4.692.485) le persone che hanno ricevuto la quarta dose di vaccino anti-Covid, secondo i dati sulla campagna vaccinale aggiornati alle 6 di questa mattina, lunedì 22 agosto. Il tasso di copertura nazionale è pari al 27,38% della platea indicata come destinataria del secondo richiamo. Poco più di un quarto del totale ha dunque risposto alla chiamata.  Considerando la categoria degli immunocompromessi e fragili, si è sottoposto al richiamo il 19,56% di questo gruppo: 675.522 persone. Ha poi aderito al secondo booster il 15,80% di coloro che hanno ricevuto il primo richiamo da almeno 4 mesi (oltre 2,1 mln di persone); e il 13,55% dei guariti post prima dose booster, cioè più di 1,8 mln di persone
- di Maurizio Odor

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