Val di Susa, scontri davanti al cantiere San Didero: 12 agenti feriti

Cronaca
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Si tratta del bilancio provvisorio dei disordini che si sono verificati nel pomeriggio. Oltre un migliaio di manifestanti contro la polizia. Il SAP: "Basta violenze, serve intevento magistratura"

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Tensioni questo pomeriggio a San Didero, in Val Susa nel Torinese, dove i No Tav in corteo hanno raggiunto l'area del cantiere per i lavori del nuovo autoporto di Susa, opera collegata alla Torino-Lione. Dodici poliziotti sono rimasti feriti dal lancio di oggetti e bombe carta ad opera di persone con i volti coperti da cappucci e maschere antigas: è il bilancio provvisorio dei disordini che si sono verificati in prossimità del cantiere di San Didero. L'autostrada è stata liberata, mentre continua l'azione sul lato della statale, dove sono presenti un migliaio di manifestanti, che stanno tentando di sfondare la recinzione e i cancelli del cantiere anche mediante mediante l'utilizzo di un ariete artigianale in cemento. La polizia continua a rispondere con l'utilizzo di idranti e lacrimogeni.  

 

La denuncia del SAP

"Eccoli qua di nuovo i felici No Tav capeggiati da Askatasuna. Anche oggi un corteo di oltre 1500 persone partite da Venaus dove era in corso il Festival dell'Alta Felicità hanno raggiunto il cantiere di San Didero, dove 50 travisati, coperti da scudi, hanno agganciato prima i ganci con funi alla concertina (parete di filo spinato, ndr), e poi lanciato pietre e bombe carta alle forze dell'ordine che erano a presidio dello stesso cantiere". Così in una nota Antonio Gurgigno, consigliere nazionale del Sap, il Sindacato Autonomo di Polizia, sui disordini scoppiati questo pomeriggio in Valle di Susa. "In tali contesti - spiega Gurgigno - cinque colleghi sono rimasti ferito dall'esplosione delle bombe carta. Questi gruppi di violenti, nonostante un'indagine nei loro confronti per associazione a delinquere, continuano a fare in Valle di Susa quello che vogliono, andando sempre a colpire le Forze dell'Ordine". "Adesso basta: chiediamo - spiega - un intervento risolutivo da parte della Magistratura, e pretendiamo una risposta netta da parte di tutte le Istituzioni".

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