Omicidi Sarzana, Bedini indagato per entrambi i delitti: è giallo sulla calibro 22

Cronaca

L'artigiano di 32 anni, arrestato per la morte di Nevila Pjetri e oggi indagato anche per l'omicidio di Carlo Bertolotti, domani sarà sottoposto all'interrogatorio per la convalida del fermo. Contemporaneamente si svolgerà anche l'autopsia sul secondo cadavere

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La procura della Spezia ha indagato Daniele Bedini per l'omicidio di Carlo Bertolotti, il trans 43enne trovato morto a Sarzana la mattina di martedì scorso. Il cadavere di Bertolotti è stato rinvenuto a 24 ore dalla scoperta dell'omicidio di Nevila Pjetri, prostituta di 35 anni trovata senza vita domenica alle 2 di mattina nei pressi del torrente Parmignola, a Sarzana. La decisione della Procura serve a consentire la prosecuzione delle indagini degli investigatori che stanno cercando di capire se vi sia un nesso tra i due delitti e se siano stati compiuti dalla stessa persona. Domani il 32enne indagato per i due delitti sarà interrogato per la convalida del fermo nel carcere della Spezia. Sempre nella giornata di domani sarà svolta l'autopsia sul corpo di Camilla, nome elettivo transgender di Bertolotti. Dall'esame si cercherà di capire se l'arma che ha ucciso Nevila sia stata la stessa usata per freddare il 43enne.

Domani l'autopsia sul secondo corpo

L'autopsia sul corpo di Carlo Bertolotti, in programma per domani, è stata affidata a Susanna Gamba, anatomopatologa che ha già effettuato l'esame sul corpo di Nevila Pjetri. I quesiti principali richiesti al medico legale sono due: se a uccidere Camilla sia stata una pistola calibro 22, come quella che ha ucciso Pjetri e quando è stata uccisa, se prima o dopo la prostituta albanese.

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Il giallo nel giallo

Nelle indagini già complesse per gli omicidi di Nevila Pjetri e Carlo Bertolotti, alias Camilla, si aggiunge un ulteriore tassello su cui far luce. La pistola semiautomatica calibro 22 usata per colpire alla testa Pjetri non è ancora stata trovata e gli inquirenti hanno scoperto una coincidenza importante: una pistola calibro 22 era stata precedentemente rubata dalla cassaforte del padre di Daniele Bedini, l'uomo arrestato e accusato di entrambi i delitti. Secondo quanto ricostruito, nella serata di sabato scorso il padre di Bedini aveva chiamato la polizia dopo aver trovato la cassaforte di casa scassinata. All'interno erano custodite diverse pistole, alcune di pregio, ma solo una era stata rubata: una semiautomatica calibro 22. Proprio la mattina successiva è avvenuto il ritrovamento del primo cadavere e la pistola, probabilmente l'arma del delitto, non è ancora stata trovata. Le indagini sul furto sono affidate alla polizia di Massa Carrara.

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