L'auto bianca vista anche nell'area del secondo delitto
(ANSA) - GENOVA, 09 GIU - Hanno pensato che "fosse un sacco di spazzatura" poi hanno "guardato meglio ed era una donna, coperta di sangue". Per questo "abbiamo chiamato i carabinieri".
I due cittadini maghrebini che con le loro parole avrebbero inchiodato alla verità l'artigiano carrarese Daniele Bedini, arrestato per la morte di Nevila Pjetri, uccisa nella notte tra sabato e domenica scorsi hanno visto scaricare il corpo e poi hanno avvisato i carabinieri prima di darsela a gambe. Le loro parole, compresa la descrizione di un pickup bianco da cui l'uomo ha estratto il cadavere per gettarlo sull'argine del Parmignola, fanno parte della relazione degli investigatori ora in mano al magistrato che si occupa dell'omicidio della prostituta albanese.
Secondo quanto appreso, i due maghrebini hanno sostanzialmente confermato sia il colore che il tipo di auto segnalato dalle colleghe di Pjetri sentite come testimoni la notte stessa del delitto. La donna, avevano detto le ragazze che si trovavano lungo via papa Giovanni XXIII, era salita su un pickup bianco, alla cui guida c'era un uomo, più o meno all'altezza di un distributore di benzina. La macchina bianca è stata immortalata dalle telecamere di videosorveglianza e non solo nella zona dove è stata prelevata Nevila ma anche più in là, dove presumibilmente si trovava Camilla, la trans di Albiano Magra uccisa qualche ora dopo Nevila e il cui cadavere è stato scaricato tra i rovi nella zona di via Badiola, a ridosso della massicciata dell'A12. (ANSA).