Al termine della gara che ha sancito la retrocessione dei veneti e la permanenza in B dei calabresi, la giornalista ha apostrofato così un bambino che, su imbeccata del padre, aveva esultato di fronte alle telecamere dicendo "lupi si nasce": non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro
"Non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro". E' la frase detta da una conduttrice di una tv locale del Veneto ad un bambino tifoso, durante una diretta dopo il match di calcio Cosenza-Vicenza che ha portato i biancorossi alla retrocessione. Il siparietto sta spopolando da oltre una settimana sul web ed è nato nel post-partita della finale di ritorno dei playout salvezza, disputata a Cosenza lo scorso 20 maggio.
La polemica
Durante le interviste effettuate dall'inviato Delta tv veneta al microfono è giunto un tifoso del Cosenza con in braccio il figlioletto. I due hanno espresso la loro gioia per la vittoria e il bambino, sotto il suggerimento del papà, ha esclamato: "Lupi si nasce", riferendosi al simbolo della squadra calabrese. A quel punto la conduttrice del programma ha risposto in modo piccato dagli studi di Vicenza: "E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura padana a cercare qualche lavoro". Un commento poi rinforzato dalla risposta dell'inviato: "Non male" ha commentato. A quel punto si è scatenata la polemica, che prosegue tuttora, con decine di commenti e con una lettera scritta dal tifoso cosentino alla conduttrice vicentina. "Lei dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro a cui si rivolge cosa sono etica e morale, due qualità a lei a quanto pare sconosciute", ha scritto il supporter del Cosenza.
Occhiuto: "Odg intervenga"
Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria è intervenuto, dal suo profilo Facebook, sulla vicenda e, postando il video, ha commentato: "Dalla giornalista tv veneta razzismo e violenza contro la Calabria, Odg intervenga (...) Mi chiedo come si possa ridurre la bellezza dello sport a tanta violenza verbale come avvenuto nelle ultime settimane. Auspico - conclude Occhiuto - che l’ordine dei giornalisti prenda immediatamente provvedimenti, e che qualcuno umilmente inizi a chiedere scusa pubblicamente”.