Molestie a raduno degli Alpini di Rimini, ragazza presenta denuncia. Guerini: “Gravissimo”
CronacaUna donna di 26 anni ha presentato denuncia per i presunti episodi di violenza dello scorso 8 maggio. L'associazione Non Una Di Meno ha annunciato che altre donne hanno deciso che agiranno per vie legali contro la violenza - fisica e verbale - che dicono di aver subito all'evento. Il ministro della Difesa: "Comportamenti gravissimi". Il presidente dell'Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero: “Prenderemo provvedimenti”
Una ragazza di 26 anni ha denunciato ai carabinieri di Rimini di aver ricevuto molestie durante l'adunata degli Alpini. Ha raccontato di essere stata circondata e aggredita da tre persone durante l’evento di sabato 8 maggio: i presunti molestatori l’avrebbero presa per un braccio, strattonata e insultata con frasi dall'esplicito riferimento sessuale. Poco prima della notizia della denuncia, il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero aveva sottolineato come non risultassero denunce alle forze dell'ordine. “Senza i fatti e le denunce”, che “al momento non ci risultano” non è possibile “procedere sul sentito dire”, aveva detto Favero, assicurando che in caso di denunce "prenderemo provvedimenti". Intanto anche l’associazione Non Una di Meno, che aveva parlato delle presunte centinaia di molestie subite durante l'evento, ha annunciato che altre "donne hanno deciso di denunciare e ci hanno contattato per chiedere il nostro supporto che non tarderà ad arrivare". Era stato proprio il gruppo riminese di Non Una di Meno a invitare ad agire per vie legali contro gli episodi di violenza raccontati da giovani donne, bariste e cameriere: fischi, oscenità e volgarità urlate da uomini apparentemente alterati dall’uso di alcolici.
Guerini: "Comportamenti gravissimi"
Favero ha ricordato che simili voci erano circolate in occasione dell’adunata degli Alpini di Trento del 2018, “senza che poi succedesse nulla”. “Quello che mi dispiace – dice Favero - è che tutto si concentra su questo quando c'è stata un'adunata nazionale con 450mila persone a Rimini e una sfilata con 90mila persone nel segno della fratellanza e della solidarietà. Trasformare tutto questo mi lascia un po' con l'amaro in bocca". Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini aveva definito le presunte molestie come “comportamenti gravissimi”. Per Guerini si tratta di episodi che “certamente andranno accertati dagli organi competenti, ma che non possono e non devono essere sottovalutati. Episodi, voglio ribadirlo con forza, che sarebbero all'opposto dei valori degli Alpini e di una manifestazione che è celebrazione di solidarietà, principi e bellissime tradizioni". Favero ha detto di condividere “quello che ha detto il ministro Guerini”.
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La testimonianza di Non Una di Meno: "Molestie mascherate da goliardia"
"Abbiamo iniziato a raccogliere e condividere testimonianze e la risposta è stata altissima tanto quanto sconvolgente per il numero e l'intensità delle molestie ricevute”, ha detto Non una di meno. L'associazione ha paralto di “fischi, cat-calling, minacce e vere e proprie molestie hanno colpito diverse persone colpevoli solo di voler vivere la propria città. Molestie mascherate da goliardia e tradizione che in realtà sono figlie di una cultura patriarcale che vuole donne, persone trans e gender non conforming assoggettate al potere e alla paura, al ricatto e alle minacce in caso di rifiuto".
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“Un surreale livello di molestie”
Tra le varie testimonianze di molestie, una barista ha raccontato che “un alpino ha provato a leccarmi sulla bocca mentre prendevo un ordine al tavolo. Uno mimava un atto sessuale mentre mi giravo per sparecchiare". Un’altra donna ha detto di essere stata fermata in bici da un gruppo di uomini che hanno cercato di farla entrare in un capannone. E ancora, altri racconti parlano di un “surreale livello di molestie”: “gente che allunga le mani, cerca di darti baci sulla guancia dopo averti tolto di forza la mascherina, continui apprezzamenti che passano dal ‘sei bella’ a chiederti che intimo indossi, se lo indossi”.