Il premio Nobel per la Fisica, l'immunologa Antonella Viola e lo psicotrapeuta dell'età evolutiva Alberto Pellai, ospiti all'evento di Sky TG24, hanno parlato di come la pandemia abbia rivoluzionato la vita di bambini, adolescenti e giovani adulti e delle soluzioni da adottare per tornare alla normalità: "Bisogna mettere un limite ai sacrifici da richiedere. Se il sacrificio della mascherina è sopportabile, non potremo invece privarli della didattica e della vita sociale"
"La cosa più importante è che noi cerchiamo di tornare il più velocemente normalità. Normalità che non potrà essere immediata, per questo bisogna cercare di far tesoro delle esperienze fatte in questo periodo ed è importante che le persone mantengano l'attenzione". Così il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, ospite all'evento di Sky TG24 Live In a Bari, ha risposto a una domanda sul ritorno alla normalità dopo la pandemia di Covid-19, in particolare nel caso dei più giovani. Il coronavirus ha rivoluzionato la vita di bambini, adolescenti e giovani adulti. Del tema, insieme a Parisi, ne hanno parlato anche l'immunologa Antonella Viola e lo psicotrapeuta dell'età evolutiva Alberto Pellai. (LIVE IN BARI, LA DIRETTA - IL PROGRAMMA E GLI OSPITI - IL TEATRO DI LIVE IN).
Come i giovani possono tornare alla normalità
Riguardo al primo periodo post pandemia, sia Parisi che Viola sono concordi nel procedere a piccoli passi, mantenendo alcune precauzioni. "Certamente non dobbiamo ritornare nella situazione per cui i ragazzi escono senza precauzioni, tanto pensano che la malattia sia leggera - ha detto il premio Nobel - è estremamente importante che i giovani che hanno i sintomi del Covid, prima di incontrare altre persone facciano un test". Secondo l'immunologa, nonostante si sia cercato nei due anni della pandemia di trovare un equilibrio sulle limitazioni e il non limitare eccessivamente la vita dei giovani, a volte si è esagerato in un verso o nell'altro: "Trovare un equilibrio è difficile, ma adesso il messaggio che possiamo dare ai ragazzi è che, da un lato è vero che l'emergenza non è finita, però dobbiamo garantire che i ragazzi non vengano colpiti, bisogna mettere un limite ai sacrifici da richiedere loro. Se il sacrificio della mascherina è sopportabile, non potremo invece privarli della didattica e della vita sociale".
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Come aiutare i giovani più in difficoltà
"Bisogna recuperare il rispetto dell'individualità, in questo momento c'è una tendenza alla massificazione, ovvero andare in una direzione segnata. Invece non si deve aver paura di dire, a me piace altro", ha detto Viola parlando di quali potrebbero essere i modelli culturali per i giovani e sottolineando che "il valore dello studio è fondamentale". Alla domanda su come aiutare i ragazzi che hanno sviluppato problematiche come l'anoressia o altri disturbi, Parisi ha evidenziato quanto sia necessario che "adulti e compagni stiano vicini a coloro che sono più in difficoltà" e che comprendano il problema dell'amico o del figlio e gli stiano vicino.