La ragazza di 23 anni ha commesso sempre la stessa infrazione, svoltando in una corsia riservata ai mezzi pubblici e di soccorso. Ora dovrà pagare tutte le multe ricevute
Lei si chiama Shabi, ha 23 anni, è originaria delle Isole Mauritius ma è nata e vissuta da sempre a Lecce. Per aiutare i genitori (la madre disoccupata e il padre che ha perso il lavoro a causa del Covid, come riporta Repubblica) da diverso tempo fa le consegne di sushi a domicilio per un noto ristorante di Lecce. Peccato che proprio a causa di quelle consegne si è vista recapitare a casa oltre 70 multe.
La svolta "maledetta"
Il motivo è semplice: la ragazza ha sempre svoltato in una corsia riservata ai mezzi pubblici. Siamo all’incrocio tra Viale dell'Università e Viale Gallipoli. Qui il divieto di svolta è monitorato da una telecamera e da quando è stato introdotto sono fioccate migliaia di contravvenzioni. Ma mai si è arrivati ad un numero così alto.
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Un caso che ha provocato anche la reazione dei sindacati. “È chiaro – rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – che questo è un caso limite, per il quale si farà comunque ricorso, ma sono migliaia gli automobilisti che si sono visti recapitare questo tipo di verbali. È evidente, quindi, che ulteriori correttivi sono necessari perché è comunque assurdo che una semplice svolta in un tratto, peraltro, non così eccessivamente pericoloso per la sicurezza stradale, si sia trasformato in una macchina mangia soldi per i cittadini”.
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La rider
E così la ragazza ha subito una doppia beffa perché alla mole di lavoro e alla necessità di velocizzarlo è corrisposta una vera e propria valanga di multe, tutte per la stessa infrazione, tutte per lo stesso importo. Insomma un anno di sacrifici andato in fumo.