Speranza: “Curva si piega ma serve cautela, probabile bonus per assistenza psicologica"

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Il ministro fa il punto della situazione e ribadisce ancora una volta l'importanza dei vaccini che, oltre a proteggere la popolazione, permettono alle attività economiche di restare aperte. Il suo invito è quello di fidarsi della scienza e continuare a portare sempre le mascherine al chiuso. Novità sulla cura della salute mentale

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Ospite a Mezz’Ora in più, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato dell’attuale situazione epidemiologica ostentando ottimismo, ma invitando la popolazione a continuare a rispettare tutte le regole. “Sulla pandemia serve cautela; l’Ecdc dice che è ancora in corso anche se in Europa va decisamente meglio”, ha detto. “I tanti casi di omicron non si sono trasformati in ospedalizzazioni e questo è grazie alla campagna vaccinale: siamo al 91% di prime dosi tra gli over12. Oggi stiamo piegando la curva, e senza aver dovuto far pagare un forte prezzo di chiusure” (COVID: GLI AGGIORNAMENTI).

 

La pandemia

Speranza ha detto che imporre l’obbligo vaccinale è stata la scelta giusta. "Si tratta di un provvedimento mirato per le persone over50 non vaccinate che più rischiano di essere ospedalizzate se infettate”, ha detto aggiungendo che il vaccino offre anche uno scudo grazie al quale le attività economiche possono ripartire. Ciò nonostante, “siamo in una fase di transizione e non ne siamo ancora fuori. Dobbiamo guardare al dopo ma con i piedi per terra". Altro strumento che il ministro considera fondamentale sono le mascherine. "Vanno sempre indossate al chiuso e all'aperto appena c'è un elemento di rischio, ciò anche per buon senso". Un altro aspetto che rassicura Speranza nella lotta al Covid-19 è l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e degli investimenti nella sanità. “Prima del Covid avevano 5mila posti nelle intensive e oggi sono raddoppiati fino a 9500 posti. Le borse di specializzazione per i medici erano 6mila l'anno e siamo arrivati a 17.400 e si è rafforzata la ricerca e gli Irccs”.

 

Il futuro del Cts

Nell’intervista Speranza non ha anticipato cosa succederà in vista del 31 marzo, giorno in cui scadrà lo stato d’emergenza, né cosa ne sarà del Comitato tecnico scientifico, il gruppo di esperti che dall’inizio da pandemia ha svolto funzioni di consulenza. "Abbiamo lavorato a fianco della comunità scientifica in questi due anni e questo non cambierà, poi valuteremo le modalità tecniche in merito al Cts quando arriveremo sotto la scadenza del 31 marzo per lo stato di emergenza, ma il governo continuerà ad avere rapporto stretto con la comunità scientifica”.

 

 

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Il bonus psicologo

Il ministro della Salute ha anche anticipato che si tornerà a discutere di interventi come il bonus psicologo, una misura volta a favorire l’accesso alle cure per la salute mentale. "Un ambito è il bonus di assistenza psicologica: ci stiamo lavorando e già nel milleproroghe daremo un primo segnale che va in questa direzione”, ha detto. “Il bonus probabilmente ci sarà per l'assistenza psicologica ma attenzione a pensare che col bonus risolviamo i problemi, perchè c'è bisogno di più risorse per l'assistenza territoriale e psicologica con una azione sistemica. Il bonus è un segnale". 

 

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