Il Tribunale di Matera ha assolto l'ex presidente della Regione lucana,. Il pm aveva chiesto per lui tre anni di reclusione. Nel luglio del 2018, fu arrestato e messo ai domiciliari e in seguito si dimise. Dopo la sentenza ha commentato: "Sono stati anni difficili, duri: sono stato un mostro sbattuto in prima pagina”
L'ex presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, attualmente consigliere regionale del Pd, è stato assolto dal Tribunale di Matera nell'ambito del processo sulla cosiddetta “Sanitopoli” lucana. Nel luglio del 2018, l'ex governatore fu arrestato e messo ai domiciliari dalla Guardia di Finanza e in seguito si dimise, con le conseguenti elezioni del marzo 2019 vinte dal centrodestra guidato da Vito Bardi.
Pittella commosso: ero mostro da prima pagina
"Sono stati anni difficili, duri: sono stato un mostro sbattuto in prima pagina”, ha commentato Pittella nel Palazzo di Giustizia di Matera, evidentemente commosso. “Ho sempre avuto la fiducia che il tempo potesse restituire la verità". Il pm Salvatore Colella aveva chiesto per lui tre anni di reclusione. Pittella ha ringraziato il suo avvocato, Donatello Cimadomo, che "mi ha consegnato una grande gioia".
Emesse 7 condanne, numerose assoluzioni
Anche il direttore del dipartimento Politiche della Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, è stato assolto dal Tribunale di Matera nell'ambito del processo sulla cosiddetta Sanitopoli lucana. Assolti anche Giovanni Battista Bochicchio (ex direttore generale del Crob Rionero), Maddalena Berardi (ex direttrice amministrativa dell'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza), Vito D'Alessandro (dirigente dell'Asm), Davide Falasca (dirigente dell'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza), Graziantonio Lascaro (imprenditore), Cristoforo Di Cuia (medico dell'Asm), Gaetano Appio (imprenditore), Carmela e Claudio Lascaro (imprenditori) e Roberto Lascaro (Asm). In totale sono state emesse sette condanne. Tra i condannati l'ex direttrice amministrativa dell'Asm (Azienda sanitaria di Matera), Maria Benedetto (cinque anni di reclusione), l'ex direttore generale dell'Asm, Pietro Quinto (due anni e sei mesi di reclusione), l'ex dirigente dell'Asp (Azienda sanitaria di Potenza), Giovanni Berardino Chiarelli (due anni e sei mesi di reclusione) e l'ex dirigente amministrativo del Crob di Rionero in Vulture (Potenza), Giovanni Amendola (due anni e sei mesi di reclusione). Condannate anche la funzionaria dell'Asm, Anna Rita Di Taranto (due anni di reclusione) il funzionario del Crob, Angela Capuano (un anno e quattro mesi di reclusione) e la dirigente dell'Asm, Maria Evangelista Taccardi (un anno di reclusione).