Vitangelo Dattoli è accusato di turbativa d'asta e falso ideologico. L'inchiesta della Procura riguarda due appalti da 36 milioni di euro per il servizio di elisoccorso ordinario e da 2,6 milioni di euro per il trasporto aereo di organi
Dalle prime luci dell’alba, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, con il supporto di militari del Comando Provinciale di Foggia, sta dando esecuzione a un’ordinanza - emessa dal competente gip del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica - applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di 6 persone. L'inchiesta della Procura di Foggia riguarda due appalti da 36 milioni di euro per il servizio di elisoccorso ordinario e da 2,6 milioni di euro per il trasporto aereo di organi.
Gli arresti
Il direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia Vitangelo Dattoli è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per turbativa d'asta e falso ideologico. Il dg si trova agli arresti domiciliari. Oltre a Dattoli, gli arrestati sono il medico in pensione Antonio Apicella, la dirigente Asl di Foggia Rita Acquaviva, il dirigente del Policlinico Costantino Quartucci, gli imprenditori Roberta Pucillo e suo padre Roberto. Secondo l'accusa, sarebbero state "manipolate" due gare di appalto bandite da Enti pubblici foggiani operanti nel campo della sanita': una per l"affidamento del servizio di elisoccorso ordinario (per 36,6 mln di euro per il primo quinquennio e 29,8 per l'eventuale proroga) e l'altra per l'affidamento del servizio di trasporto aereo di organi e di equipe medica per attivita' di prelievo e trapianto organi, (per 2,6 mln per il primo quadriennio, estendibile - in caso di proroga - fino a 4,6 mln). I vertici e i rappresentanti ufficiali degli Enti pubblici committenti avrebbero favorito una società di Foggia del trasporto aereo creando con loro, con l'intermediazione del medico in pensione, una corsia preferenziale per assicurare la vittoria negli appalti.
Le indagini
Il provvedimento cautelare, fa sapere la guardia di finanza, "si fonda su un compendio gravemente indiziario" a carico degli indagati, a vario titolo e in concorso tra loro, per i reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, commessi a Foggia nel periodo 2019 - 2020. Le indagini sono state eseguite dal Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del Nucleo P.E.F. Bari - con il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia - mediante intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche, escussione di persone informate sui fatti, servizi dinamici di osservazione e pedinamento, perquisizioni e analisi della copiosa documentazione, cartacea e informatica, sequestrata.