San Zenone, in parrocchia messa per ringraziare la bocciatura del ddl Zan, poi annullata

Cronaca
dal profile Instagram di Alessandro Zan

Un incontro chiarificatore tra don Antonio Ziliotto e il sindaco gay del paese trevigiano, Fabio Marin, ha portato a un passo indietro del parroco e all’annullamento della celebrazione

Da programma, stasera alle 18.30, ci sarebbe dovuta essere la “Messa di ringraziamento per il blocco del ddl Zan e preghiera”. In seguito all’annuncio, pubblicato nel bollettino del Santuario di San Zenone degli Ezzelini, don Antonio Ziliotto e il sindaco gay del paese trevigiano Fabio Marin hanno avuto un incontro chiarificatore. Risultato: un passo indietro del parroco e l’annullamento della  celebrazione, che aveva il dichiarato scopo di festeggiare la bocciatura della legge contro le discriminazioni e contro le violenze di stampo omofobo che si poneva come obiettivo di introdurre maggiori tutele e diritti (SPECIALE DDL ZAN). 

Le dichiarazioni del sindaco

Nonostante la marcia indietro, la ferita era inferta. Come riportato dal Corriere del Veneto, il fatto ha lasciato il segno nello spirito del primo cittadino: “Non nascondo che mi ha fatto molto male, tanto più che con il parroco ho sempre avuto un buon rapporto, ma ci siamo sentiti più volte, ci siamo chiariti e ha annullato la messa”. La vicenda ha superato però i confini del paese trevigiano, suscitando una polemica a livello nazionale. “Mi piace il dialogo, fra persone si parla e ci si confronta – ha spiegato Marin. - Io e don Antonio abbiamo parlato e ci siamo chiariti. Personalmente, credo ci siano molte cose per cui pregare, al di là del ddl Zan. E lo dico da uomo di fede. Non credo sia rispettoso ringraziare il Signore perché dei politici hanno affossato una legge utile per tutti, non solo per chi è omosessuale, esultando in maniera offensiva nei confronti di tutti i credenti. Non penso che il Signore agisca in questo modo, né penso che sia stato un intervento divino a bocciare il ddl». 

Il post di Alessandro Zan

Sul profilo Instagram di Alessandro Zan un post sulla vicenda: “Il Parroco di San Zenone (TV), dopo aver individuato il Covid come una sorta di punizione divina per il ddl Zan, ha indetto una messa di ringraziamento a Dio per lo stop in Senato. Ho da sempre rispetto verso la fede di ciascuno e verso le istituzioni cattoliche, con cui dialogo costantemente. Questo però è uno sfregio e un insulto non solo alle vittime del Covid, ma anche alle tantissime persone cattoliche profondamente convinte della necessità di una legge contro i crimini d’odio: messaggio decisamente più cristiano di un bollettino parrocchiale che distribuisce odiose fake news”.

Il bollettino parrocchiale

Don Ziliotto aveva dettagliatamente espresso le ragioni della sua decisione proprio nel bollettino parrocchiale. “I vescovi italiani ne avevano denunciato la pericolosità del ddl Zan nel giugno 2020 e nel foglietto del 19 luglio 2020 avevamo riportato il testo della Cei impegnandoci a pregare nel nostro Rosario quotidiano ‘per i nostri governanti perché facciamo leggi giuste secondo la volontà di Dio’. La pericolosità e l’ambiguità della legge stava soprattutto nell’introdurre nella legislazione italiana e nell’insegnamento scolastico, mascherata come lotta all’omo-transfobia, l’ideologia del Gender per la quale ogni persona ha diritto di scegliere a proprio piacimento di essere maschio o femmina. Lo scorso 27 ottobre la legge è stata bloccata con voto segreto al Senato. Volevo proporre una messa di ringraziamento in Santuario per questo difficile e laborioso approdo in cui il Signore ha agito e ha sostenuto tutte le persone di buona volontà! Continuiamo a pregare per i nostri governati perché questa ideologia, anche se in una modalità meno invasiva, è stata votata con la fiducia in un emendamento del Dl Trasporti il 4 novembre”.

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