Il 51enne vincitore di tre edizioni del Giro d'Italia in handbike si è spento a Verona per le conseguenze di un grave incidente stradale avvenuto lo scorso 24 settembre. Una dinamica che ricorda da vicino lo scontro nel quale rimase coinvolto Alex Zanardi
Tragedia nel mondo dell’handbike. È morto oggi a Verona Andrea Conti, vincitore di tre edizioni del Giro d'Italia nel 2015, 2016 e 2019. Per il 51enne campione di handbike sono state fatali le conseguenze di un grave incidente stradale avvenuto lo scorso 24 settembre. Una dinamica che ricorda da vicino lo scontro nel quale rimase coinvolto Alex Zanardi.
L’incidente fatale
Conti si stava allenando sulla provinciale Bosco Chiesanuova-Cerro Veronese. In programma c’era l’ultima prova della corsa rosa ad Assisi. A bordo della sua handbike si era scontrato frontalmente con un'auto che viaggiava sulla corsia opposta. Trasportato in gravi condizioni all'ospedale di Borgo Trento, Conti era in coma da giorni. Oggi il suo cuore ha smesso di battere.
Il “ciclista-poeta”
Era noto anche come il "ciclista-poeta" per la sua abitudine di leggere sempre alcuni suoi versi composti in dialetto veronese. Diversi i suoi incontri con le scolaresche per promuovere la sicurezza stradale. Conti era originario di Cerro Veronese, come Damiano Cunego. Sulla stessa strada che gli è costata la vita, era rimasto vittima di un altro incidente all’età di 18 anni: aveva subito una lesione cervicale, restando tetraplegico. Poi nel 2002 si era avvicinato allo sport e al ciclismo, utilizzando le braccia e, parzialmente, le mani. Per spingere l'handbike aveva bisogno di protesi speciali. Gareggiava per il Gsc Giambenini.