L'appello degli organizzatori non ha sortito gli effetti sperati e le principali arterie che collegano il Paese non hanno risentito più di tanto della protesta
"Blocchiamo l'Italia", "paralizziamo le autostrade". L'appello del popolo dei no-Green pass non sortisce gli effetti sperati e le principali arterie che collegano il Paese non hanno risentito più di tanto della protesta dei camionisti che hanno guidato al rallentatore per manifestare contro il certificato verde. Come è capitato già per le manifestazioni del sabato, e come lamentato nelle principali chat degli attivisti, a mancare è stata soprattutto l'organizzazione della protesta.
Gli organizzatori: "Questo è solo l'inizio"
Tra i camionisti che hanno protestato c'è chi è sceso in strada con la bandiera legata sullo specchietto, senza trovare l'appoggio dei "colleghi", ma ricevendo, in alcuni casi, anche critiche. "Questo è solo l'inizio, andremo avanti ad oltranza", spiegano gli organizzatori che rilanciano l'appello ad "occupare" le autostrade anche nei prossimi giorni. L'’intenzione dei camionisti era di creare dei disagi in autostrada. L’idea era quella di mantenere un’andatura di viaggio estremamente lenta, con velocità massima di 30 chilometri orari e le 4 frecce del mezzo di trasporto accese. La protesta non ha fatto che incrementare comunque i disagi che già quotidianamente si registrano nei punti più caldi della rete autostradale, da Roma a Milano, passando per la Salerno-Reggio Calabria.