
Sci, il nuovo protocollo: green pass obbligatorio e capienza funivie all’80%
È stato firmato il “protocollo riapertura delle aree sciistiche e per l'utilizzo degli impianti di risalita”. Tra le misure ci sono il favorire il più possibile la vendita online e capienza delle seggiovie al 100%, ma limitata all'80% se utilizzate con chiusura delle cupole paravento

Obbligo di green pass per accedere agli impianti di risalita e capienza all’80% per funivie e cabinovie. Sono i punti più importanti del “Protocollo riapertura delle aree sciistiche e per l'utilizzo degli impianti di risalita”
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Il protocollo è stato firmato il 22 settembre a Milano dalla Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi), dall'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (Anef), da Federfuni, Amsi e Colnaz
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Tra le altre misure ci sono il favorire "il più possibile" la vendita online, capienza delle seggiovie al 100% e limitata all'80% se utilizzate con chiusura delle cupole paravento
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Il protocollo prevede nelle aree sciistiche percorsi che garantiscano il distanziamento interpersonale, la presenza di personale per regolare i flussi, segnaletica e cartellonistica informativa multilingue

Obbligatorio l'utilizzo di mascherina almeno chirurgica negli spazi comuni e sugli impianti di risalita

Le mascherine sono obbligatorie anche per il personale addetto all'accoglienza o all'avvio degli impianti

L’obiettivo del documento era individuare i principi generali e le misure di prevenzione del contagio da Sars-COV2 per la ripresa delle attività all'interno di stazioni, aree e comprensori montani in vista della stagione 2021/22

Il fine del protocollo è quello di garantire “sia la sicurezza dei lavoratori, sia quella degli utenti”, hanno fatto sapere le federazioni in una nota

Si tratta, prosegue ancora la nota, di "un accordo fondamentale per consentire a un settore strategico come quello della montagna di riprendere l'attività nel pieno rispetto delle regole”

I firmatari del protocollo hanno sottolineato infine come le aziende funiviarie rivestano un valore strategico per la tenuta degli equilibri socio-economici dei territori di montagna e del sistema turistico nel suo complesso, alimentando un importante indotto a vantaggio di molteplici operatori economici quali albergatori, commercianti, maestri e scuole di sci