A pochi giorni dalla ripartenza, nella maggior parte delle Regioni sono diversi i temi da affrontare e approfondire con l'obiettivo di evitare un terzo anno di Dad
Vaccinazioni, screening, green pass, organici. Sono questi i temi che la scuola si trova ad affrontare a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico nella maggior parte delle regioni italiane. Anno scolastico che, iniziato già lunedì scorso in Alto Adige, vedrà gli studenti di Calabria e Puglia tornare a scuola per ultimi il 20 settembre.
Test salivari
Fra le maggiori preoccupazioni per le Regioni c’è l’organizzazione degli screening per gli studenti più piccoli con i test salivari. Dal Veneto al Lazio ci si prepara per partire con le cosiddette classi sentinella e con un piano per monitorare almeno 55mila alunni ogni 15 giorni. Un campione, dunque, di circa 110mila studenti al mese, rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta ad un totale di circa 4 milioni 200mila alunni. Ad essere coinvolti, su base volontaria, studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado (ossia elementari e medie). Nel Lazio è stata individuata una platea di 30mila studenti con le singole Asl, attraverso le equipe scolastiche, hanno preso contatti con gli istituti scelti a campione. E anche in Veneto c'è già la mappa di scuole. Il progetto sarà presentato ai genitori per avere il nullaosta. Ultimo step i laboratori che saranno chiamati a fare i test con il compito di darne l'esito entro 24 ore. Una volta raccolta la saliva da parte dello studente, il kit verrà messo in busta chiusa e portato a scuola.
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Mascherine, Dad e green pass
Intanto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, è tornato a parlare della questione mascherina in classe. "Senza discriminazioni e nel pieno diritto della privacy spero che nelle classi in cui tutti sono vaccinati si possa togliere", ha assicurato: "Dobbiamo tornare in presenza". Mentre per quanto riguarda il Green pass ha detto di essere tra coloro che "insistono affinché sia reso obbligatorio per tutti nella scuola". Per gli addetti ai lavori, alla vigilia del nuovo anno, rimangono però ancora dei nodi da sciogliere. "In alcune regioni, in realtà, i servizi educativi e le scuole dell'infanzia hanno già iniziato le loro attività d'aula. È paradossale che, proprio dove il personale scolastico opera con bambine e bambini non distanziati e privi di mascherine, il relativo Protocollo di sicurezza non sia stato ancora sottoscritto e, anzi, ne sia stata rinviata sine die la firma" ha sottolineato l'Associazione nazionale presidi che considera "opportuno, a questo punto, fare chiarezza sulla tematica dei tamponi gratuiti".