Scuola, errori nelle graduatorie in Puglia: supplenze assegnate e poi cancellate

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Un errore dell'algoritmo ha colpito soprattutto le provincie di Bari e Bat Sud: incarichi non attribuiti e sovrapposizioni di docenti. I sindacati: "Chiediamo il ritorno alle convocazioni in presenza"

Il ritorno tra i banchi di scuola degli studenti è previsto per il 20 settembre, ma in Puglia ci sono ancora dei posti da assegnare. Tra la provincia di Bari e l’area di Bat (Barletta-Andria-Trani) Sud sono 1593 le supplenze ancora non attribuite. La graduatoria provinciale, infatti, era stata pubblicata il 3 settembre, ma a causa di numerose segnalazioni è stata ritirata dall’Ufficio scolastico regionale. Anche la provincia di Brindisi sta valutando come procedere.

Gli errori e la nuova graduatoria

Nella nota pubblicata dalla dirigente dell’ufficio III Giuseppina Lotito si legge il riconoscimento degli “errori sulle disponibilità con conseguente sovrapposizione di docenti, e sulla non assegnazione degli incarichi ai destinatari di riserva di legge 68 del 1999, in particolare nelle scuole di primo e secondo grado”. Per questo motivo, continua, “Si rende necessario annullare il provvedimento". La pubblicazione di una nuova graduatoria è prevista per mercoledì 8 settembre, o comunque prima che inizino le lezioni.

Education Minister Patrizio Bianchi during a press conference at the end of a Cabinet meeting that addressed rules for the use of Green Pass against the spread of Covid-19, Rome 2 September, 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI/POOL

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La parola ai sindacati

Non è stata trovata una precisa causa degli errori, anche se i sospetti si aggirano tutti intorno al nuovo sistema adottato per le convocazioni. A differenza degli anni pre-Covid, infatti, queste non avvengono più in presenza. È un algoritmo ad attribuire le supplenze. "Evidentemente questo sistema non ha funzionato”, ha commentato Giovanni Verga, segretario generale Uil scuola Puglia: “Chiediamo il ritorno alle convocazioni in presenza: solo così non si sbaglia e si garantiscono i diritti”. Anche il segretario regionale Flc Cgil Claudio Menga è dello stesso avviso e punta il dito contro “la fretta con cui il ministero ha voluto dare un'accelerata a queste operazioni”.

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