Covid, confermata la zona bianca per tutte le Regioni italiane. L'Rt scende a 1.1
Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica. Stabile l'incidenza dei contagi per 100mila abitanti: 74 nuovi casi contro i 73 della settimana precedente. Parametri ancora in linea per la Sicilia
L'Rt, che nella scorsa settimana era a 1.27, scende ancora e arriva a 1.1. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute sulla situazione coronavirus in Italia. Il report conferma che l'Italia resterà tutta in bianco almeno per un'altra settimana. Anche per la Sicilia i parametri sono ancora dentro le soglie
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Secondo l'Iss, nell'ultima settimana 18 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Le restanti tre Regioni - che sono Lombardia, Veneto e Lazio - sono invece a rischio basso. Dalla Cabina di regia non arriveranno quindi cambi di colore
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Secondo i dati del monitoraggio, l'incidenza dei casi per 100mila abitanti resta sostanzialmente stabile, attestandosi a 74 nella settimana del 13-19 agosto. La settimana scorsa era di 73. Si registra un lieve aumento rispetto a due settimane fa, quando era a 68
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I parametri per il passaggio dal bianco al giallo, in vigore da luglio, fissano al 10% e 15% la soglia di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari. Per cambiare fascia bisogna considerare anche l'incidenza, fissata a 50 nuovi casi ogni 100mila abitanti
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INCIDENZA - Sono tre le Regioni che superano il limite di 50 nuovi casi su 100mila abitanti. Si tratta di Sardegna con 156,4, Sicilia con 155,8 e Toscana con 127,3. I dati si riferiscono al periodo del 13-19 agosto. Nella classifica seguono Umbria (92,6), Emilia-Romagna (87,5) e Calabria (81,4)
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Sono cinque le Regioni sotto la soglia: Friuli-Venezia Giulia (46,1), Lombardia (34,9), Molise (24,6), Piemonte (38) e Puglia (43,9)
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TERAPIE INTENSIVE - Sono sempre la Sardegna e la Sicilia le due Regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto, entrambe al 9,2%. Le due isole si attestano di poco sotto la soglia del 10% prevista dai nuovi parametri. Seguono con il 6,7% la Toscana, la Calabria con il 6,5% e l'Emilia-Romagna con il 5,8%
RICOVERI - Per quanto riguarda il numero di pazienti positivi ricoverati in area medica, al primo posto per tasso di occupazione c’è la Sicilia con il 16,5% (contro il tetto del 15%). Seguono - ma sotto la soglia - Calabria (13,8%), Sardegna (9,9%) e Basilicata (9,6%)
La Campania registra un tasso dell'8,5%, il Lazio del 7,9%, l'Umbria del 6,6% e la Toscana del 6,1%. Le altre si attestano tra il 4% e il 5%. La Regione con il più basso tasso di occupazione in area medica è il Friuli-Venezia Giulia, con il 2%. La media nazionale è del 6,2%
"L'attuale impatto della malattia sui servizi ospedalieri è limitato. Tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica", rileva il report
Secondo l'Iss, "una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione" sono "gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus, sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità"
Inoltre, "è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l'attenzione, e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale"
La variante Delta, spiega l'Iss, è "ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell'Unione Europea, ed è associata a un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale". Secondo gli esperti, la Delta ha una capacità di infezione molto alta, con un valore R0 compreso tra 6 e 8
In Italia, negli ultimi 45 giorni, l'82,4% dei tamponi sequenziati è risultato positivo alla variante Delta. È in calo invece quella Alfa, ferma all'8%
In zona gialla tornano alcune restrizioni. La regola più importante da rispettare è l’obbligo di mascherina, da usare sia al chiuso sia negli spazi aperti. Torna poi il limite di quattro commensali al tavolo del ristorante
La maggior parte delle restrizioni della zona gialla sono decadute col tempo. Tutte le attività sono state riaperte (tranne le discoteche) e grazie al Green Pass non dovranno chiudere. Non ci saranno limiti alla circolazione: il coprifuoco è stato eliminato il 21 giugno su tutto il territorio nazionale