Roma, G20 Cultura al Colosseo. Draghi: "Settore cruciale per la ripartenza"

Cronaca
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Nella Capitale hanno preso il via i lavori del summit con i ministri delle venti maggiori economie mondiali e 40 delegazioni. Inaugurazione nell'arena del Colosseo, con il premier e il ministro della Cultura. Con loro anche la direttrice generale dell'Unesco. In serata concerto di Riccardo Muti al Quirinale

Roma ha ospitato la prima giornata del G20 della Cultura, con i ministri delle venti maggiori economie mondiali e 40 delegazioni. A fare gli onori di casa il ministro della Cultura Dario Franceschini e il premier Mario Draghi, nell'arena del Colosseo. ''La pandemia ci ha fatto capire quanto la cultura sia la linfa delle nostre vite", ha detto il ministro. "Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese", ha poi sottolineato il premier. Aprendo la prima ministeriale della Cultura nella storia del G20, Draghi si è detto "molto orgoglioso che questo debutto avvenga in Italia. Storia e bellezza sono parti integranti dell'essere italiani". In serata concerto dell'orchestra giovanile Luigi Cherubini diretta da Muti al Quirinale.

Draghi: nel Pnrr investimenti per 7 miliardi

La conservazione del patrimonio, ha ricordato Draghi, "non deve essere sinonimo di immobilismo. È per questo che agli investimenti associamo un programma di riforme e semplificazioni. Dobbiamo permettere ai nostri giovani di liberare le proprie energie e il proprio dinamismo. E promuovere l'uso della tecnologia, ad esempio nella digitalizzazione di archivi e opere d'arte. Perché l'Italia sia, allo stesso tempo, custode di tesori e laboratorio di idee". Draghi ha poi spiegato che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dall'Unione Europea, "investiamo in quasi 7 miliardi di euro" nelle attività legate a turismo e cultura. 

Il premier: "Agire subito per tutelare siti a rischio"

La tutela del patrimonio, ha poi sottolineato ancora il premier, "richiede anche maggiore sostenibilità ambientale. In Italia, più di dieci siti Patrimonio dell'Umanità sono in pericolo per l'innalzamento del livello del mare. Il rischio di alluvioni minaccia tra il 15 e il 20% dei beni culturali del nostro Paese. Dobbiamo agire subito". E ha ricordato: "Il nostro patrimonio culturale è il frutto dell'immaginazione dei nostri antenati. Quello dei nostri nipoti dipende da cosa sapremo fare noi. Questo G20 e la sua Dichiarazione finale mi rendono ottimista sulla nostra capacità di coniugare memoria e visione".

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Franceschini: "Cultura chiave della ripartenza"

Mentre Franceschini, nel suo intervento, ha ricordato: "Le piazze vuote, i musei chiusi come i cinema, i teatri, le biblioteche, hanno reso le nostre città tristi, spente. Per questo ora sappiamo che sarà la cultura la chiave della ripartenza, il motore di una crescita innovativa, sostenibile ed equilibrata''. "Ringrazio il premier Draghi per aver messo la cultura al centro dell'azione di governo attraverso il Piano di ripresa e resilienza", ha poi aggiunto. ''In fondo anche oggi, dopo la pandemia, siamo tutti come dopo una grande guerra. Viviamo un momento di grande preoccupazione ma anche di grande speranza. Ma sappiamo che le preoccupazioni non debbono mai prevalere sulla speranza. Sarà la cultura ad aiutarci. Sarà lo strumento decisivo per una crescita economica e uno sviluppo sostenibile delle nostre società", ha poi spiegato Franceschini.

Presente anche la direttrice dell’Unesco

Tra gli ospiti, presenti anche il responsabile di una delle punte di diamante della rete museale italiana, ovvero Christian Greco direttore del museo Egittologico di Torino e la direttrice generale dell'Unesco Audrey Azoloulay, Unesco che ha appena assegnato nuovi riconoscimenti all'Italia: a Padova e la pittura del '300, ai Portici di Bologna, San Miniato e piazzale Michelangelo a Firenze e a Montecatini città termale europea. Su questo punto, Draghi nel suo intervento al Colosseo ha ricordato il 'record' di siti, e ha detto: "Qualche giorno fa, scherzando con il ministro Franceschini, ho detto che sarebbe da considerare l'intero Paese come sito Unesco". 

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"La Banda dell Arma dei #Carabinieri al Colosseo per la cerimonia di apertura dei lavori dei Ministri della Cultura del #G20. Presenti il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Ministro della Cultura On. Dario Franceschini e il Direttore Generale dell Unesco Audrey Azoulay" così un tweet dell'Arma dei Carabinieri.
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Il Colosseo nella serata inaugurale del G20 Cultura - ©Ansa

Il programma dei lavori

I lavori entreranno nel vivo venerdì in una lunga giornata di scambi e dibattiti a Palazzo Barberini sui alcuni dei temi più "scottanti" della cultura in tutto il mondo: dalle politiche di tutela e restauro al traffico illecito di opere d'arte, dalla formazione dei giovani alla ripartenza dei musei dopo la pandemia. L'obiettivo del G20, ha spiegato Franceschini, è arrivare alla firma di una dichiarazione congiunta dei ministri del G20 e delle organizzazioni che si occupano a vario titolo di cultura "che preveda una serie di impegni su molti temi" e anche "la stabilizzazione del G20 Cultura come una delle riunioni preparatorie al summit dei capi di Stati e di governo. "Anche nei momenti in cui tutto divide e allontana, ai Paesi può restare sempre aperto un spiraglio di dialogo sulla cultura" ha aggiunto il ministro spiegando che la cultura è un mezzo di dialogo formidabile tra i popoli e rilevando che l'Italia può esercitare un'indiscussa leadership in questo campo.

I protagonisti del summit

Assieme ai ministri dei Paesi membri e invitati, a Roma si riuniscono i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia, tra cui: l'Unesco, l'Ocse, il Consiglio d'Europa, l'Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali Iccrom, Icom, Icomos, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l'agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine Unodc, Interpol e l'organizzazione doganale Wco. Per l'Italia interverranno anche i Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, l'Istituto centrale per il restauro e la Scuola dei Beni e delle attività culturali.

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