Save The Children, 2.040 vittime di tratta in Italia nel 2020: per lo più donne e bambine

Cronaca

Le vittime di tratta prese in carico dal sistema nazionale sono in prevalenza donne e ragazze (81,8%), una vittima su 20 è minore (105). Tra i paesi d'origine prevale la Nigeria (72,3%), seguita da Costa d'Avorio, Pakistan, Gambia e Marocco. La forma di sfruttamento più rilevata è quella sessuale (78,4%), seguita da quella lavorativa (13,8%), l'1% è stato coinvolto in economie illegali e lo 0,6% nell'accattonaggio 

Sono “piccoli schiavi invisibili”. Vittime di sfruttamento sessuale e lavorativo. Sono in prevalenza donne e ragazze e una su 20 è minorenne. Vengono per la maggior parte  da Nigeria, Costa d’Avorio, Pakistan, Gambia. Arrivano in Italia e restano vittime di tratta. È questa la fotografia scattata da Save The Children nell’XI edizione del rapporto “Piccoli schiavi invisibili - Fuori dall'ombra: le vite sospese dei figli delle vittime di sfruttamento” pubblicata in vista della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani che ricorre il prossimo 30 luglio.

Numeri allarmanti

Le vittime di tratta prese in carico dal sistema nazionale italiano anti-tratta nel 2020 erano 2.040, di cui 716 nuovi casi emersi e presi in carico nel corso dell'anno. Le donne rappresentano  l’81,8%, la forma di sfruttamento più rilevata è quella sessuale (78,4%), seguita da quella lavorativa (13,8%), l'1% è stato coinvolto in economie illegali e lo 0,6% nell'accattonaggio.

Il coinvolgimento dei minorenni

Un elemento particolarmente allarmante riguarda le donne vittime di tratta e sfruttamento sessuale con figli minori, spesso anch'essi nelle mani di sfruttatori e trafficanti: i casi di ex-vittime o vittime con figli individuati sono quasi raddoppiati tra il 2016 e il 2020, passando dal 6% all'11,6% sul totale dei casi presi in carico dal sistema anti-tratta, con ulteriore aumento nei primi sei mesi del 2021 (+0,4%). Attualmente il sistema anti-tratta assiste 190 nuclei vulnerabili che comprendono 226 minori. Anche nell'ambito dello sfruttamento lavorativo nel settore agricolo, in particolare nel sud, emergono casi di donne che vivono sole con i figli, principalmente originarie dell'Est Europa, e che subiscono ricatti, violenze e abusi, costrette in un circuito di isolamento di fatto che riguarda anche i figli, compromettendone irrimediabilmente il futuro. "I bambini figli delle vittime di tratta e sfruttamento sono spesso prigionieri, con le loro mamme, di un circuito di violenza, ricatto e abuso che deve essere spezzato ad ogni costo  - ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Durante la pandemia lo sfruttamento si è spostato al chiuso

Nella fase iniziale dell'emergenza sanitaria, a partire da marzo 2020, si è registrato un calo del numero delle segnalazioni di nuove vittime. La pandemia le ha rese meno evidenti, visibili e rintracciabili, spesso irraggiungibili dai servizi d'identificazione e protezione. Le reti criminali hanno tuttavia rapidamente intensificato lo spostamento dello sfruttamento dalla strada al chiuso, indoor, una tendenza rilevata già prima del Covid-19, e potenziato lo sfruttamento online sulla rete. Le vittime, spiega Raffaela Milano, spesso vengono individuate dai trafficanti con metodologie di caccia virtuale, hunting, che puntano a un certo tipo di profili, o adescate con metodologie di 'pesca', fishing, che utilizzano il più delle volte falsi annunci di lavoro per attrarre persone economicamente e socialmente vulnerabili da trasformare in vittime del loro business".

Nel mondo, una vittima su tre è minorenne

Nel mondo, oltre una vittima di tratta su 3 risulta essere minorenne e prevalentemente di genere femminile. Numeri che rappresentano il 34% del totale e che, riguardando solo i casi giudiziari accertati, lasciano credere che sia in realtà un fenomeno ben più vasto. Tra le regioni del mondo il numero più alto di casi accertati con vittime minorenni è l’Europa occidentale e meridionale per un totale di 4.168 vittime in maggioranza maschi (il 59%).

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